Certamente non ha giovato la giornata no dei listini europei (in Italia in modo particolare pesano le voci di elezioni anticipate dato che Conte non sta riuscendo a trovare numeri stabili per una nuova maggioranza in Senato), ma la chiusura odierna di Cattolica segna la conferma di un trend ribassista che trova origine nella situazione attuale della compagnia di Lungadige Cangrande: la chiusura – il secondo peggior risultato dal giugno dell’anno scorso – vede il titolo sotto la soglia dei 4€, nonostante siano state scambiate 1,2 milioni di azioni. In percentuale la perdita è stata del 2,35% sulla giornata di ieri a fronte di una perdita cumulativa del listino dell’1,52%. Il trend ribassista troverebbe conferma, secondo alcuni analisti, proprio nella chiusura della giornata che ha visto il titolo perdere terreno rispetto alla migliore quotazione delle giornata, registrata a metà mattinata, a 4,080€. Per cambiare il sentiment il mercato attende le decisioni dell’ad Carlo Ferraresi – che sta scrivendo il nuovo business plan. Generali, azionista di riferimento di Cattolica, fa meglio del mercato chiudendo a meno 0,99% a 14,51 euro, limita i danni grazie al report di Berenberg: raccomandazione buy confermata e target incrementato da 18,30 a 19,50 euro.