(di Marco Danieli) Probabilmente la terza ondata è già passata in Veneto. Questo si augura Zaia sulla base dei dati degli ultimi trenta giorni raffrontati con quelli delle altre regioni. Ed effettivamente mentre a livello nazionale si registra un aumento, seppur moderato, dei contagi, nella nostra regione il trend alla diminuzione si consolida. Superati i 6 milioni di tamponi fra rapidi e molecolari. Nelle ultime 24 ore sono stati fatti 43.590 tamponi dai quali sono emersi 1.198 positivi, con un’incidenza del 2,7%. Il dato è soddisfacente, specie se si considera che si considera che rispetto a ieri ci sono 10 mila positivi in meno e che il loro numero totale è dimezzato dalla fine di dicembre in cui si avuto il picco. Nelle scorse settimane avevamo una media di 480 positivi ogni 100 mila abitanti, oggi è di 78 / 100.000. Anche i ricoveri negli ospedali veneti stanno calando ( – 49 in area non critica. -12 in terapia intensiva) e sono scesi ai 2.737 attuali, tanto che Zaia ha annunciato che tornerà l’attività ordinaria in alcuni reparti dov’era stata sospesa per lascia posto ai malati Covid. Prosegue pesante la coda negativa dei decessi: nelle ultime 24 ore altre 75 vittime che porta a 8.439 caduti il conto delle perdite.
Oggi è attesa la decisione del governo per quel che riguarda l’assegnazione dei colori alle varie regioni. Attualmente siamo in arancione, ma i miglioramenti potrebbero far scattare la zona gialla.
Questo però richiederebbe una maggior attenzione ai comportamenti per evitare che s’inverta la tendenza al miglioramento.