Non sembra proprio l’ultima in classifica l’Ascoli. C’ha messo 7 minuti il Chievo prima di uscire dalla propria metà campo. E già questo non è stato un bel biglietto da visita. Poi, prese le misure ha cominciato a condurre il gioco con azioni laterali e cross al centro area, ma sempre prevedibili e ripetitive. Aglietti, confermata la composizione delle retrovie, all’attacco ha fatto scendere in campo Margiotta e Fabbro e a sinistra Canotto. Il primo tempo scorre senza emozioni: niente tiri in porta, unico episodio degno di nota l’atterramento in area di Gigliotti, ma l’arbitro non concede il rigore e ammonisce per simulazione il giocatore gialloblù. Nella ripresa entrano Garritano per Canotto non ancora al massimo della forma e De Luca per Fabbro.
Il Chievo attacca, ma il gioco è appannato. Le idee ripetitive e confuse con molti errori. Su uno di questi l’Ascoli sfiora il vantaggio al 75°. Manca al centrocampo una mente ordinatrice e all’attacco un realizzatore. Anche l’entrata a un quarto d’ora dalla fine di Giaccherini, il pezzo pregiato della squadra, serve a poco. La gara si conclude con un deludente zero a zero.
La serie positiva continua, siamo al nono risultato utile, ma ci vuole altro per andare in serie A.