Le partite con il Napoli sono sempre state contrassegnate da tensioni dentro e fuori lo stadio. E fa parte ormai della storia del calcio il famoso striscione al Bentegodi con su scritto “lavatevi” cui i napoletani risposero al S.Paolo con l’altrettanto famoso “Giulietta è ‘na zoccola”. Stavolta, con le porte chiuse, tutta la tensione s’è concentrata sul campo dove le due squadre sono scese per vincere. Juric ha dovuto sopperire alle assenze utilizzando Dawidowicz come centrocampista. Confermato Kalinic al centro dell’attacco.
Doccia fredda dopo soli 10 secondi. Un record! Sorpreso da un passaggio in profondità dopo il tiro d’avvio, Di Marco buca una palla che va al messicano Lozano che batte Silvestri da pochi metri. Il Napoli è già in vantaggio. Ci vuole una mezz’ora perché il Verona assorba il colpo e si riprenda. Il Napoli ne approfitta per creare alcune occasioni da gol ma senza successo. Ma al 33° è ancora Di Marco protagonista. Con la volontà di riparare all’errore iniziale fa tutto lui: porta avanti la palla dalla difesa, la passa, la riprende e la tira dentro: 1-1. Col passare del tempo l’Hellas prende il controllo della partita e crea altre occasioni per andare in vantaggio con al centrocampo un ottimo Barak e a sinistra il solito Zaccagni sostenuto da Di Marco e Lazovic.
Nella ripresa Juric toglie un Kalinic avulso dal gioco e inserisce Di Carmine assieme a Magnani per Di Marco. Al 61° Zaccagni passa a Barak, onnipresente sia in difesa che all’attacco, che segna con un diagonale imparabile: 2-1. Il Verona ha ribaltato il risultato. “Ringhio” Gattuso va su tutte le furie e fa un sacco di cambi. Ma non è finita. Al 78° il Verona chiude la partita con Zaccagni che mette dentro di testa dopo un batti e ribatti su cross di Lazovic. Un grande Verona batte il Napoli 3-1 e vola nell’alta classifica.