Un aiuto per restare in attività, un aiuto consistente: 10 milioni di euro a fondo perduto. La proposta è di Flavio Tosi e del gruppo consiliare di Fari. La somma è recuperabile nell’avanzo di gestione del Comune 2020 che permetterebbe di stanziare questo budget destinato sia alle attività commerciali in essere nel 2019 e sia quelle che avevano scelto di aprire nel corso del passato esercizio. Anzi, saranno proprio queste le prime ad essere beneficiate: sulla base della loro natura giuridica – impresa individuale o società di capitali – riceveranno un aiuto di 5 o 10mila euro. Poi sarà la volta delle imprese già attive (i settori interessati sono: commercio, ristorazione, bar gelaterie e pasticcerie, alberghi, affittacamere, catering e locazioni turistiche) che beneficeranno della quota restante. «Sulla base di dati certi si andrà a registrare il calo di fatturato avuto nel 2020 rispetto al 2019. Alle imprese andrà un aiuto, in percentuale uguale per tutti. Le newco dovranno presentare le loro domande entro il 15 marzo scorso; le imprese già attive al gennaio scorso avranno tempo per presentare le loro domande dal 23 marzo al 7 aprile prossimi. Su questo progetto presentiamo una mozione ad hoc che ci auguriamo venga dibattuta già nel prossimo Consiglio comunale» spiega Flavio Tosi.
«Rispetto ai decreti ristori del Governo – sottolinea Patrizia Bisinella – questo provvedimento non esclude alcuna attività e permetterà di avere benefici immediati che consentiranno di reggere nel 2021. Avevamo chiesto anche altri provvedimenti che sono rimasti lettera morta: mi auguro che, essendo queste proposte in linea con quanto i partiti del centrodestra chiedono al governo nazionale, in sede locale si possa procedere su questa direzione senza tentennamenti, con un approccio di apertura».