(di Michele Bertucco e Giuseppe Campagnari) Per una volta siamo d’accordo col Sindaco: questa Variante 29 rispecchia fedelmente l’idea dell’urbanistica dell’era Sboarina. Infatti le 145 manifestazioni pervenute rappresentano un coacervo di richieste confuse senza capo né coda che ripropongono in diverse salse la solita minestra: commerciale, ricettivo e residenziale, per lo più concentrato in terza e quinta circoscrizione, senza alcuna attenzione per i quartieri e per gli spazi pubblici.
E questo accade non per colpa dei cittadini, i quali hanno risposto ad un bando senza limiti ed indirizzi ben definiti: visto che la presente è indicata come la Variante per la riduzione di consumo di suolo, l’Amministrazione non avrebbe potuto anzi dovuto scrivere nel bando che non erano bene accette le proposte che prevedono la cementificazione di aree agricole? Non l’hanno fatto, e puntualmente è arrivata, ad esempio, una proposta da parte di Migross per un supermercato da 7 mila metri quadrati su area agricola in via Gardesane.
Secondo: non sarebbe stato logico per una amministrazione seria fornire ai cittadini e alle imprese dei limiti alle funzioni più inflazionate come il commerciale, vista l’invasione di centri commerciali e supermercati degli ultimi 15 anni? Non hanno fatto neanche questo e, sempre Migross, tanto per fare un altro esempio, ha chiesto il raddoppio da 2.500 a 5 mila mq di due sue strutture di vendita in via Tevere e via Roveggia.
Terzo: il bando non prevede nessun limite dimensionale alle richieste, ed è così che anche le proposte presentate come le più lungimiranti ed innovative durante il bus tour di Sboarina e Segala si fondano in realtà su un fortissimo incremento della Sul (superficie utile lorda) variabile dal 30% al 50%. Più che ad una variante urbanistica sembra di assistere ai saldi invernali.
Quarto: le funzioni. Abbiamo detto che c’è ancora commerciale e ancora ricettivo (si converte in tal senso ad esempio Garda Re alla Genovesa, una volta sfumato il progetto di portarsi in casa la nuova sede di Acque Veronesi). Ma è sensato, ci chiediamo, incoraggiare la desertificazione delle aree produttive in ZAI? Leggiamo di attività produttive, forse ammaliate dalle sirene della speculazione, che con motivazioni del tutto impalpabili, inconsistenti, chiedono di riconvertirsi a commerciale e direzionale. E’ sensato accettare tutto questo per una città che guardi al futuro?
Una menzione speciale va poi alla voglia di ostelli: ai già annunciati alle ex cartiere Fedrigoni e alla Safem su Viale Piave, si aggiunge ora la richiesta di ostello al Campone (8.800 mq) e all’ex Croce Rossa in via Giolfino (10.047 mq di studentato).
Nella Variante si cerca poi di fare passare per nuove proposte chiaramente riciclate da precedenti Varianti al PI, a loro tempo dichiarate decadute o ritirate o contestate, come la Campagnetta, che ora chiede 10 mila metri quadrati di produttivo accanto a 5 mila di commerciale e 5 mila di direzionale; il Nassar, in cui i proponenti vorrebbero, in area agricola, alzare i palazzi, già bocciati, da 11 a 18 metri per un totale di 54 mila mq di residenziale, 9 mila di direzionale e 9 mila di commerciale, sempre sulle sponde dell’Adige; l’ex Sapel di Montorio, altro mega progetto già decaduto in passato, per un totale di 12 mila di residenziale, 5.500 di uffici e 2 mila di commerciale.
E’ arrivata anche la richiesta di trasformazione dell’area Ex Biasi sia per la torre che per gli edifici industriali.
Arriviamo poi alla macchietta della segnalazione delle aree degradate. Su 53 segnalazioni ce ne sono 20 della Lega. Il partito politico prende di mira molti quartieri e in particolare la Quarta Circoscrizione scrivendo: “… E’ un quartiere dove la legalità é un problema, nel quartiere di Golosine chiamato Golosangeles per l’attinenza con la droga, servono segnali forti. Qui con un restauro sommario e alcuni segnali stradali si può riconsegnare ai piccoli utenti/discenti un divertimento che li fa crescere anche civilmente. Stupisce che nei quartieri alti, come al parco giochi dell’Arsenale, ci sia una pista ciclodidattica perfettamente tenuta e dotate perfino di semafori. Una discriminazione su base sociale, evidente …”. Proprio la Lega parla, che governa la città da quasi 20 anni?
Annotiamo infine il fatto curioso della presenza di numerose autodenunce, ovvero lo stato di degrado delle aree viene auto-certificato dalla proprietà che poi, con l’altro modulo, chiede il cambio d’uso urbanistico. Siamo alla barzelletta.
In sintesi:
Le manifestazioni di interesse sono 145 di cui: 80 accordi pubblico privato (15 doppie segnalate anche come area di degrado); 53 segnalazioni episodi di degrado (2 doppie segnalate anche come riqualificazioni ambientali + 20 della Lega Nord); 11 proposte di riqualificazione ambientale; 3 proposte di riuso temporaneo.
La Sul (superficie utile lorda) richiesta: 75 mila mq circa di commerciale; 42 mila mq circa di turistico ricettivo; 95 mila mq circa di residenziale; 62 mila mq circa direzionale e 25 mila mq circa di produttivo. Totale: circa 300 mila di Sul
E’ vero: starà poi all’amministrazione scremare le richieste. Ma sarebbe sempre compito della politica dare degli indirizzi di sviluppo, mentre l’animo con cui i privati si avvicinano a questa Variante è manifestamente quello della lotteria.