La situazione generale dei contagi e dei ricoveri, a Verona, in Veneto e in Italia è migliorata. Da lunedì saremo in zona gialla, bar e ristoranti potranno riaprire part-time, i ragazzi tornano a scuola. C’è un accenno al ritorno alla normalità. Salvo recrudescenze del virus. Non bisogna abbassare la guardia. Bisogna continuare a seguire le misure di protezione, altrimenti torniamo indietro. E allora sarebbe la terza ondata. Un vero guaio per tutti. Per la nostra salute, ma anche per le nostre tasche.
L’attenzione adesso è tutta sui vaccini, l’unico mezzo che abbiamo per toglierci di mezzo il Covid.
L’Italia ha prenotato 226 milioni di dosi fino a giugno, aumentando l’ordine di altri 23 milioni e mezzo. Per vaccinare tutti i maggiori di 16 anni saranno necessarie 100 milioni di dosi e ci vorrà almeno fino a dicembre. Questo è quanto si desume dal decreto del Ministero della Sanità pubblicato il 27 gennaio.
Dalla programmazione ministeriale mancano però 40 milioni di dosi che dovrebbero arrivarsi dall’aumento dell’ordine dell’UE. Quindi se la macchina sanitaria dovesse funzionare senza intoppi – e in Veneto pare che stia funzionando bene al netto dei ritardi delle consegne da parte dei Pfizer- le vaccinazione potrebbero essere completate anche prima.
Con lunedì il Veneto torna in zona gialla ci sarà anche il ritorno in classe del 50% degli alunni degli istituti superiori. Un dettagliato piano del traffico è stato predisposto dalla Polizia locale per la viabilità e per garantire il rispetto delle norme anti assembramento alle fermate dei bus e davanti alle scuole.
Saranno, infatti, in circolazione tutti i mezzi pubblici aggiuntivi stabiliti fra Prefettura, Atv e Comune per favorire il distanziamento. Oltre alle normali corse, viaggeranno 70 autobus privati e 20 corse urbane speciali. Le scuole hanno scaglionato gli orari di ingresso alle ore 8 e alle ore 9.30, con la suddivisione degli studenti al 70% nel primo turno e 30% nel secondo. L’impegno degli agenti sulle strade sarà quindi di fluidificare il traffico, mantenendo gli incroci liberi, sorvegliando la sosta selvaggia alle fermate e sulle corsie preferenziali. Analogo impegno sarà quello della Centrale operativa comunale del Traffico attraverso le telecamere. Apposite pattuglie saranno dislocate anche alla stazione e in piazzale XXV Aprile.
“Lunedì non sarà una giornata come tutte le altre – ha detto il sindaco Federico Sboarina -. Con il ritorno a scuola, la riapertura di bar e ristoranti e la ripresa della normale attività degli ospedali la previsione è che ci sia un aumento di traffico, anche per le molte corse aggiuntive di bus disposte per la sicurezza degli studenti. Ringrazio il comandate Altamura per aver predisposto un apposito piano, tutto è pronto per questo primo graduale ritorno alla normalità. Ai veronesi però ricordo che basta poco per tornare arancioni. L’appello quindi è al massimo impegno personale. Non vanifichiamo tutti gli sforzi fatti fin qui contro il virus, manteniamo i comportamenti virtuosi che oramai tutti conosciamo per garantirci la normalità. Facciamolo per i malati cronici che possono tornare a curarsi in ospedale, per le attività economiche che possono riaprire, per i nostri figli che rivedono i coetanei. Continuiamo a combattere questo maledetto virus e avremo la meglio. Ogni singolo veronese può fare molto per sé e per la sua comunità. L’insieme degli sforzi serve ancora”.