(di Marco Danieli) All’ex Campone il tempo si è fermato agli anni Novanta – qui il nostro video – quando il lungo edificio di via Del Fante ospitava il carcere cittadino. Se si esclude la sporcizia e il degrado causati dallo stato di abbandono in cui si trova da più di 20 anni, tutto è rimasto uguale. Al primo piano i parlatoi dove i detenuti incontravano i parenti, la mensa, il cinema e gli uffici delle guardie.

Al secondo le celle vere e proprie, stanzoni che ospitavano fino a trenta carcerati (le vecchie camerate di quando il Campone era una caserma militare costruita dagli Austriaci e che poteva ospitare più di 4mila soldati e poi sede dell’8.vo e dell’11.mo Reggimento Bersaglieri dal 1866 al 1919 – vi prestò servizio anche Benito Mussolini – e del 79.mo Reggimento Fanteria dell’Esercito Italiano sino al 1943) . 

Mussolini bersagliere

Delle sorti dell’ex Campone si è parlato a lungo, diverse le ipotesi che si sono susseguite negli ultimi anni non solo per toglierlo dal degrado, ma anche per restituirlo alla città con funzioni adeguate alla posizione centralissima oltre che alla vicinanza con la cittadella della giustizia veronese. 

Anche per questa ampia superficie da rigenerare, 19 mila metri quadrati complessivi, la svolta arriva con la Variante 29. La riqualificazione dell’ex Campone è infatti una delle 145 manifestazioni di interesse che hanno partecipato allo specifico bando, cogliendo l’opportunità fornita dal nuovo strumento urbanistico per un iter amministrativo rapido che con un solo provvedimento porta avanti tutte le richieste ritenute ammissibili. 

Dal 2006 l’ex caserma è di proprietà del Gruppo Santoni, che l’ha acquistata dal Monopolio di Stato. Una proposta progettuale c’è già, tuttavia si tratta di un progetto di massima, aperto ad ulteriori sviluppi in base alle indicazioni del Comune. Gli spazi di certo non mancano. Lungo 240 metri e largo 18, l’edifico ospita due piani più un sottotetto di 5 mila metri quadrati ciascuno. Con lo spazio esterno si raggiungono appunto quasi 20 mila metri quadrati di superficie utilizzabile. 

L’idea è quella di sfruttare la vicinanza con il centro e con il tribunale, realizzando al piano terra alcuni negozi, uffici, bookshop, locali per la ristorazione. Per il secondo piano si pensa ad un ostello, per promuovere un turismo giovane e ampliare l’offerta cittadina. L’ipotesi di creare un parcheggio di tre piani interrati, sarebbe anche una risposta alla necessità di nuovi posti auto nella zona, e libererebbe l’area esterna per realizzare un ulteriore polmone verde. 

I vincoli monumentali del compendio ne aumentano il valore storico, simbolico e architettonico. Elementi che i proprietari vorrebbero valorizzare approfittando della vicina cinta magistrale. Demolendo l’attuale recinzione su via Del Fante, si potrebbe infatti ricavare un’ampia corsia pedonale che arriverebbe, attraverso una passerella o altre soluzioni adeguate, a collegarsi direttamente con il bastione di San Francesco. Proprio all’ex Campone è proseguito il tour alla scoperta delle aree dismesse private che verranno rigenerate attraverso la Variante 29. Il sindaco Federico Sboarina ha commentato: “E’ importante che quest’immobile venga recuperato, basti pensare che al di la di questo muro c’è una cittadella con migliaia di persone, venendo qui invece ci si rende conto di questo stato di abbandono, in una posizione centralissima, a due passi da piazza Bra. Vogliamo realizzare dei servizi che vanno ad uso di tutta quella popolazione enorme che ogni giorno vive la cittadella della giustizia e dare, con l’ostello, la possibilità di soggiornare a prezzi convenienti ed essere turisti della nostra città”.