A ventiquattr’ore dalle celebrazioni nazionali del Giorno del Ricordo, istituito per dare eterna memoria ai massacri delle foibe ed all’esodo giuliano dalmata, è stata approvata dal Consiglio comunale all’unanimità, con 34 voti favorevoli, la delibera per conferimento della cittadinanza onoraria alla memoria di Norma Cossetto. Medaglia d’oro al merito civile, la giovane studentessa istriana, fu catturata, imprigionata, seviziata e barbaramente gettata in una foiba dai partigiani slavi. Il documento è stato presentato al Consiglio dall’assessore ai Servizi demografici Stefano Bianchini, su proposta del consigliere comunale Andrea Bacciga.

Successivamente è iniziato in Consiglio l’esame del nuovo regolamento del verde cittadino, pubblico e privato, che fornisce precise indicazioni tecniche e procedurali, a seconda delle aree in cui piante e arbusti sono collocati.
Si tratta dell’ultima fase del lungo iter di stesura, esamina e approvazione portato avanti, nell’ultimo anno, dall’Amministrazione comunale insieme a Amia, Ordini professionali di Architetti, Agronomi, Arboricoltori, Florovivaisti, WWF, Legambiente, Italia Nostra, Lipu, Verona Polis, Fai e Gruppo Fronda Verde.

Nel documento, illustrato all’aula dal proponente assessore ai Giardini Marco Padovani, viene posta massima attenzione al paesaggio, ai materiali ecologici e di provenienza locale, a biodiversità, recupero delle acque meteoriche, alla piantumazione di alberi ad alto fusto. Il nuovo regolamento stabilisce, inoltre, i criteri di potatura. Quest’ultima non deve avvenire nei periodi di nidificazione, deve evitare lacerazioni della corteccia e mantenere la forma dell’albero. Vanno piuttosto contenuti i rami in eccesso e quelli secchi, deve essere usata la tecnica del taglio di ritorno che permette di ottenere la riduzione della chioma rispettando la fisiologia dell’albero. Vietata la capitozzatura di rami superiori agli 8 centimetri di diametro, così come il taglio internodale o a coda di leone con un ritorno non proporzionato. Specifiche che guideranno la mano dei professionisti del settore chiamati ad intervenire sul patrimonio arboreo cittadino.
Ammessi gli abbattimenti solo se la pianta è morta, ha patologie non curabili o trasmissibili agli altri alberi, se mette a rischio l’incolumità pubblica o gli edifici, in caso di realizzazione di nuove aree edilizie se non è possibile il trapianto. Regole che valgono anche per gli alberi presenti su suolo privato.

Per la prima volta, inoltre, sono state introdotte delle sanzioni, che vanno fino a 500 euro. Oltre i 5 mila euro se si abbattono o danneggiano alberi monumentali. Il Regolamento prevede anche il coinvolgimento diretto della cittadinanza nella gestione del verde mediante ricorso alla sponsorizzazione e alla stipula di patti di sussidiarietà; così come la costituzione di una “Consulta per il verde” in grado di proporre, esaminare e discutere i progetti green.

“Un lungo lavoro per arrivare a concretizzare un risultato importante per tutta la città – ha spiegato Padovani -. Questo Regolamento, complesso e dettagliato, è infatti il frutto di un anno di attività da parte del tavolo tecnico. Un risultato condiviso e redatto a più mani per il bene della nostra città e del patrimonio arboreo. Documento atteso da tanti anni, che punta ad incrementare la presenza del verde in città, ma anche a dare delle regole specifiche su come preservare il patrimonio esistente”.

Per consentire l’esame degli emendamenti collegati, il voto del documento deliberativo è stato rinviato ad una nuova seduta di Consiglio.