L’energia? Oramai è una commodity anche per le famiglie e le partite IVA. In altre parole, si sceglie un fornitore sulla base del prezzo, valutando il tutto in un lasso di tempo molto, molto, limitato. Il risultato è un’alta volatilità della clientela, esattamente come accade per la telefonia o i carburanti per l’autotrazione: saltano i monopoli consolidati, tradizionali, come le multiutility a dimensione locale, ma nel contempo l’orizzonte di crescita del business diventa una variabile pressoché negativa. A meno che…
A meno che nella scelta di un fornitore di energia (tanto gas che elettricità) non entrino in gioco altri fattori e valori immateriali che possono risultare determinanti nella valutazione. E cosa c’è di più impattante oggi dell’attenzione alla sostenibilità ambientale, in un’era fatta di mobilità elettrica, di bonus al 110% per la conversione energetica, di investimenti pubblici nelle rinnovabili attraverso il recovery plan. E’ questo pubblico – attento sì alla bolletta, ma soprattutto ai servizi sostenibili che si possono generare e alla qualità più generale dell’ambiente – che punta Global Power Plus, la nuova società retail lanciata da Global Power, società veronese attiva nella distribuzione di energia per la pubblica amministrazione (1,3 miliardi di kWh distribuiti, 42 milioni di metri cubi di gas forniti, per 250 milioni di fatturato nel 2019) e che è la recente protagonista della riconversione energetica dell’Isola di San Servolo a Venezia (qui il nostro articolo) anche attraverso un crowdfunding.
La newco controllata al 100% dalla capogruppo, è amministrata dal manager veneziano Luca De Rosa, ex Hera ed ex Edison, che guida un team di diciotto dipendenti ed una sessantina di collaboratori. Due i negozi “fisici” – a Verona e Padova – e poi online dove oramai si va trasferendo la gran parte della clientela.
Partiamo dall’energia distribuita, verde non soltanto come definizione: «A parte i certificati verdi che vanno a compensare le emissioni di gas-serra ci stiamo impegnando per un visibile abbattimento della CO2 attraverso un accordo con Arbolia, società benefit avviata da Snam e dalla Fondazione Cassa Depositi e Prestiti, che realizza un programma di rimboschimento del Nord Italia (target, 3 milioni di nuovi alberi entro il 2030 per 200mila tonnellate di CO2 tolte dall’atmosfera ogni anno), partendo proprio dal Veneto, un progetto che ci vedrà partecipi sin da quest’anno» sottolinea De Rosa. Quanto ai servizi, Global Power affiancherà i clienti nel grande capitolo del 110%: «Abbiamo già raccolto progetti da cantierare per oltre 20 milioni: dall’autoproduzione col fotovoltaico, alla riqualificazione energetica degli edifici, all’installazione di punti di ricarica domestici e pubblici per la mobilità elettrica». Due i settori di particolare interesse nel Veronese: l’agroalimentare e il vitivinicolo, comparti energivori nella trasformazione dei prodotti ma con un potenziale altrettanto enorme da sfruttare nella riconversione energetica.
Global Power Plus si pone come target 100mila clienti retail entro il 2025, una massa importante ma non tale da pregiudicare la qualità del servizio offerto.