“La Germania ha chiesto e ottenuto, adesso serve che l’Italia intraprenda lo stesso percorso”. Paolo Borchia, europarlamentare della Lega, prospetta l’attivazione della procedura che permetterà di svincolare l’erogazione degli aiuti di Stato dalle rigide condizionalità normalmente imposte da Bruxelles: “Sulla concessione di aiuti al settore fieristico – spiega Borchia – c’è in atto un lavoro di filiera che punta ad ottenere che i rimborsi coprano il fatturato perso a causa delle restrizioni. In caso di eventi eccezionali, la normativa comunitaria (art. 107 TFUE, nda), dichiara ammissibile l’elargizione di un rimborso statale equivalente anche all’intero fatturato perso da un’impresa; ciò, a differenza di quanto accaduto con i decreti ristori precedentemente autorizzati dalla Commissione europea e vincolati ad un massimale di spesa che, in gennaio, era stato innalzato a 1,8 milioni di euro.
Considerate le gravi perdite subite dal settore, il tetto stabilito il mese scorso, per quanto ambizioso, si è dimostrato comunque insufficiente a compensare i danni. Siamo ora in attesa che la Commissione autorizzi, finalmente, un rimborso svincolato da queste condizionalità eccessive. In ballo migliaia di posti di lavoro in tutto il Veneto, considerando anche l’indotto”.