La prima parte della gara s’è basata su un grande equilibrio, con una prevalenza gialloblù che si è concretizzata con l’ennesimo palo colpito dalla squadra di Juric. La Juve è scesa al Bengodi ampiamente rimaneggiata. Nel Verona ha esordito Sturaro al centrocampo, sostituito da Vieira al 67’. Subito un paio d’occasioni per i bianconeri, poi il Verona si è organizzato con un elaborato possesso palla da cui di tanto in tanto sono scaturite delle occasioni, soprattutto dalla fascia destra dove l’hanno fatta da padroni i soliti Di Marco e Zaccagni, quest’ultimo sottoposto anche ad una tripla marcatura. Il fenomeno Ronaldo è stato servito poco e la difesa gialloblù ha saputo tenerlo sotto controllo.
Nel secondo tempo Juric sostituisce Ilic con Veloso alla regia. Dopo soli tre minuti la Juve passa in vantaggio con Ronaldo che s’è trovato solo davanti a Silvestri e ha raccolto un cross dalla sinistra segnato con un tiro imparabile. Esce Di Marco, entra Lazovic e il Verona si lancia alla riscossa creando alcune occasioni da gol. E al 77’ c’è il pareggio. E anche meritato. Padre del gol è Veloso che imposta l’azione d’attacco. Dal limite dell’area bianconera crossa a sinistra. Tocco di Zaccagni a Lazovic che tira la palla al centro dell’area piccola dove arriva con tempismo perfetto Barak che di testa segna il suo sesto gol. E’ 1-1. Entrano Bessa e Dawidowicz al posto di Faraoni e Zaccagni che esce fra gli applausi. Il Verona ci crede e subito dopo Lazovic colpisce il 15’ palo del campionato con un gran tiro. L’Hellas domina, ha un’occasione dopo l’altra e la Juve si affida solo al contropiede che frutta una punizione dal limite al 90’. Tira Ronaldo sulla barriera. E’ pareggio. Ma forse i ragazzi di Juric meritavano di più.