(di Rocco Fattori Giuliano) Allora c’è vita nella Scaligera! e forse i suoi fans debbono iniziare a prenderci la mano con una squadra capace di scendere all’inferno appena pochi giorni fa aa Treviglio e oggi scalare l’Olimpo a Udine: 66 a 81 il risultato finale al Carnera (16-21; 15-13; 20-19 e 15-28 nell’ultima frazione). Una Verona così determinata non s’era mai vista in questa stagione, capace di addormentare il gioco e di tenere indietro i friulani con una difesa arcigna. Eppoi, sono tornati gli americani: Phil Greene col suo massimo stagionale di 22 punti e Bobby Jones con 13: insieme fanno il 43% dei punti della Tezenis, un segnale completamente opposto rispetto alla svogliatezza mostrata nelle ultime settimane. Le voci sui possibili tagli nell’organico – dovrebbe arrivare da Trieste il croato Hrvoje Peric , campione d’Italia con la Reyer Venezia – hanno avuto effetto nello spogliatoio gialloblu guidato oggi magistralmente da coach Ramagli I due friulani del nostro roster – Candussi e Colussa – portano a casa un gruzzoletto di dieci punti e peccato che il palazzetto vuoto non abbia potuto ammirarli sul parquet “di casa”.

Udine ha guardato la classifica ed è partita sottovalutando Verona. Quando ha deciso di accelerare con uno strepitoso Michele Antonutti (che ha conquistato la A1 con Treviso), 20 punti sul tabellino, ha trovato in una coriacea Tezenis un ostacolo imprevisto. Anche perchè, in realtà, alle prime folate offensive friulane, Verona si era mostrata fragile aumentando immediatamente le giocate sbagliate, le palle perse e i tiri fuori misura. Udine non è stata capace di cogliere l’attimo di sbandamento. Poi, quel carattere che sino a ieri difettava, è uscito fuori e l’aggressività gialloblu ha cambiato la partita che sino a tre quarti dell’ultima frazione è stata combattuta punto a punto. Bene Pini sul finale, decisivo in due momenti topici che hanno tagliato le gambe ai friulani.

Verona torna gasatissima da Udine. Mercoledì sarà di nuovo in campo, all’AGSM Forum, contro Capo d’Orlando; poi altre sei partite in un mese. Un tour-de-force che vale una stagione. Ma oggi non ci pensiamo, ci godiamo la bella serata di primavera…