Semaforo verde anche dal Mibact, il progetto del nuovo Parco dei Giochi Antichi alle Colombare può procedere. Con il finanziamento ministeriale di 600 mila euro, infatti, verranno coperti i costi di realizzazione della prima area permanente d’Italia dedicata alla tradizione ludica.
Uno spazio comunale di 3 mila e 600 metri quadri che verrà attrezzata con 23 piastre di gioco, sui terrazzamenti che caratterizzano l’attuale parco. Nel rispetto di muretti a secco, piante e specie arboree attualmente presenti. Anche la casa del Custode, già sede dell’Associazione giochi antichi di Verona, verrà trasformata. Un piccolo ampliamento per dar vita ad esposizioni e a una sorta di museo che consentirà anche di realizzare diverse attività con le scuole.
Ora, tecnici e progettisti possono chiudere il progetto definitivo e poi quello esecutivo, in modo da bandire i lavori nell’arco di qualche mese. Obiettivo è terminare l’intervento per fine anno e inaugurare il nuovo Parco ad inizio 2022, dando vita ad un Tocatì permanente, lungo 365 giorni.
Lo studio di fattibilità prevede, appunto, l’ampliamento dell’edificio esistente, con locali funzionali all’attività dell’Aga ma soprattutto con la creazione di un’ampia aula per la didattica dedicata alle scuole e, in generale, alla parte teorica dei giochi. Alla pratica saranno riservati gli spazi esterni all’aperto, tra la natura del colle in cui si trova il parco delle Colombare. Le piastre per l’attività ludica saranno create nei terrazzamenti su cui degrada il terreno, delimitati da muretti a secco originali, per un intervento attento all’ambiente e in sintonia con gli elementi naturalistici del contesto.
Questa mattina, ad annunciare il cronoprogramma, l’assessore ai Lavori pubblici Luca Zanotto insieme al presidente dell’Associazione Giochi Antichi Paolo Avigo. Presente anche l’architetto Nicola Gasperini, che segue la progettazione.
“Un’idea davvero innovativa, unica in Italia che darà alla nostra città la possibilità di fruire a pieno di un parco comunale. Le Colombare diventeranno, infatti, uno spazio dove provare e conoscere i giochi antichi di tutto il Paese – ha detto Zanotto -. Un progetto che Aga, vero motore di questa iniziativa, ha sviluppato proprio per dar vita ad un Tocatì permanente. L’intervento è stato adattato al contesto in cui viene collocato, nel pieno rispetto del verde e del compendio già presente. Un anno fa esatto siamo partiti con lo studio di fattibilità, mancava solo il nulla osta del Ministero per il finanziamento, ora possiamo procedere spediti per chiudere i lavori entro l’anno”.
“Verona avrà il Tocatì 365 giorni all’anno, in un’area dedicata – ha spiegato Avigo -. Stiamo parlando di un festival che è candidato ad essere Patrimonio immateriale dell’Umanità, in questo modo sarà valorizzato e fatto conoscere. Ne nascerà una realtà unica in Italia. Grande attenzione sarà dedicata all’aspetto didattico, coinvolgendo le scuole cittadine a partecipare alle iniziative proposte. Il focus sarà sulla parte ludica ma non saranno trascurati gli aspetti storici e delle tradizioni legate ai diversi giochi”.
“Non sarà solo uno spazio ludico fruibile gratuitamente – ha aggiunto Gasperini -, ma anche un’area di cultura del gioco e di rispetto per l’ambiente. Il parco costituito da terrazzamenti e muretti a secco permetterà di intervenire, mimetizzando con il contesto le aree di gioco. Il tutto si amalgamerà con il verde oggi presente”.