Prosegue la crescita della pandemia nel Veneto anche se migliora leggermente il tasso di contagio che oggi è al 3,44% contro il 3,62% di ieri, ma il 2,88% di mercoledì. A fronte di 43.750 tamponi nelle ultime 24 ore, il Veneto ha registrato 1.505 contagi a fronte dei 1.487 di ieri e dei 1.272 di mercoledì. «Siamo davanti ad una variante molto contagiosa: dal 43 al 100% in più – spiega Luca Zaia – bisogna evitare gli assembramenti, anche quelli più quotidiani come la spesa nei supermercati. Invito gli anziani a valutare bene gli orari: non ha senso affollarsi alle casse, serve un po’ di rispetto per sé stessi e per gli altri. Evitiamo lo struscio: fate una passeggiata in una zona non trafficate, diluiamo le presenze. Bisogna fare attenzione. La mascherina è un obbligo, va portata: è un fatto di civiltà! La situazione è grave: in Emilia si sono trovati 600 ricoverati in più in una giornata. Da oggi siamo zona arancione, oggi lo dirà il Governo ufficialmente. L’indice Rt sarà pesantissimo la prossima settimana. Adesso la pandemia riguarda i più giovani, quindi si va verso la chiusura obbligata della scuola: è un dramma, ma questa è la realtà».

I veneti ricoverati oggi sono 1.359: 1.206 in area non critica (più 4 nelle ultime 24 ore) e 153 in terapia intensiva (meno 3). Corriamo verso le 10mila vittime, più 25 i decessi ieri per 9.936 caduti da inizio pandemia. Oltre 16mila i dimessi a fronte di 27.440 persone ancora in cura o in isolamento perchè positive (339.742 malati da inizio pandemia).