La Mille Miglia torna a Verona, invertendo il percorso di gara. Per la prima volta la nostra città sarà tappa finale della corsa, non solo quindi un punto di passaggio ma una vera e propria vetrina per le auto partecipanti alla trentanovesima edizione dello storico evento. E piazza Bra sarà così un museo a cielo aperto (nella foto la Lancia Aurelia B24 convertibile della Scuderia Santa Margherita portata in gara dal nostro direttore nella Mille Miglia del 2016). Sabato 19 giugno, giornata di apertura del Festival Lirico, saranno oltre 375 le vetture d’epoca che la mattina arriveranno al cospetto dell’Arena. Precedute da un numero limitato di esclusive Hypercar, Supercar e prototipi Full-electric che affronteranno la sfida di compiere in modalità elettrica l’intero percorso, oltre 1.700 chilometri da nord a sud. Il programma prevede alle ore 11 l’arrivo delle prime 100 auto iscritte al Ferrari Tribute, mentre la prima vettura storica farà il suo ingresso in piazza Bra, arrivando da corso di Porta Nuova, per mezzogiorno. I concorrenti sosteranno per il pranzo sul Liston e poi ripartiranno per arrivare a Brescia.
L’evento è stato presentato questa mattina, all’interno dell’anfiteatro Arena, dal sindaco Federico Sboarina, insieme ad Adriano Baso e Riccardo Cuomo, Presidente e Direttore dell’Automobile Club Verona, Alberto Piantoni e Giuseppe Cherubini, rispettivamente Amministratore Delegato di 1000 Miglia Srl e Vicepresidente del Comitato Operativo 1000 della Miglia 2021. Presente anche il Sovrintendente di Fondazione Arena Cecilia Gasdia.
“Un tripudio di emozioni, perché Verona quest’anno non sarà solo meta di passaggio della Mille Miglia ma una vera e propria tappa della corsa più appassionante ed evocativa in assoluto – ha affermato Sboarina -. L’inversione del percorso, vera novità del 2021, permetterà alla nostra città di essere l’ultimo punto di sosta d’Italia. Le vetture storiche più belle di sempre arriveranno nel nostro salotto cittadino, piazza Bra, dove si fermeranno e potranno essere ammirate da tutti. In concomitanza con la prima in Arena e quindi l’apertura del festival lirico. Per qualche ora saremo un museo a cielo aperto di tante vetture d’epoca, una cartolina che girerà nel mondo e che porterà fuori dai confini nazionali l’immagine di una città viva e in continuo fermento. Il tutto grazie alla sinergia con Fondazione Arena, ma anche con i ristoratori della piazza che hanno accolto l’opportunità di ospitare gli equipaggi durante la sosta, nonostante le difficoltà del momento. Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di eventi di carattere internazionale per riaccendere i grandi riflettori, quelli che purtroppo sono ancora spenti ovunque. Noi siamo pronti ad avviare i motori, non solo quelli automobilistici, ma anche degli spettacoli dal vivo, della cultura musicale e teatrale. Eventi che sono sempre stati emozionanti, ma che quest’anno assumeranno un valore simbolico ancor maggiore. Per questo non vediamo l’ora di arrivare a traguardo e, seppur ancora con tante precauzioni, guardiamo con speranza e trepidazione al futuro”.