Amia e Serit? Andranno certamente in-house, ma prima bisognerà fare in modo che abbiano gambe forti per affrontare il mercato. I dipendenti siano tranquilli perchè l’in-house è per noi il punto di partenza di una nuova stagione. Cà del Bue? Non diventerà un termovalorizzatore, ma certamente si va avanti sulla produzione di biocarburante dalla frazione umida della raccolta. Alleanze con altri operatori? al momento nessun dossier è aperto, AGSM-Aim è concentrata sulla propria riorganizzazione e su mettere in atto il piano di fusione con le sei business unit. L’interesse di AscoPiave? dopo la riorganizzazione torneremo ad incontrare tutti. Gli investimenti nella produzione? geotermico a Vicenza e attenzione massima allo scenario dell’idroelettrico che è il più importante settore produttivo nelle rinnovabili in Italia. La centrale di Ala? attenzione agli sviluppi normativi ed alla proposta di proroga delle concessioni prevista nel piano Colao. Le gare per la distribuzione del gas? Anche qui, attenzione a quando verranno bandite, ma per ora massima concentrazione sulle due province, Verona e Vicenza, anche se antenne ritte su nuove opportunità che potrebbero nascere sul mercato. La fine della tutela per le utenze energetiche? AGSM Aim vanta già una buona percentuale di adesione dei vecchi clienti, più della media delle altre multiutility italiane, e parteciperà alle aste che assegneranno i clienti che non decideranno il proprio fornitore entro la scadenza del 2022. «Ma AGSM Aim non sarà mai una low-cost del settore: qualità, efficienza. servizio e redditività restano un pilastro».
Debutta Stefano Quaglino – una lunga carriera nel settore con una visuale privilegiata sulle energie rinnovabili dalla tolda di Dolomiti Energia – come consigliere delegato della nuova multiutility del Veneto Occidentale. E delinea lo scenario entro il quale si muoverà la società in un’ottica di crescita su tutte le sei aree di business: generazione, distribuzione, teleriscaldamento, reti di distribuzione, ambiente, smart city. Il piano industriale presentato oggi mostra il volto di un’Agsm-Aim che dopo più di anno di studi, valutazioni, analisi dei propri fondamentali ora vuole raggiungere in fretta dei risultati. Sente di averne la capacità e vuole tornare a giocare in attacco. Gli highlights li trovate qui . Ora un po’ di dettaglio:
Generazione
L’obiettivo è perseguire la transizione energetica, incrementando la quota di energia generata da fonti rinnovabili e la copertura del fabbisogno energetico a livello di Gruppo, arrivando a 450 MW di potenza installata a fine piano di cui il 60% rinnovabile. Gli investimenti previsti, pari a 140 milioni di euro (il 20% del totale), saranno interamente destinati all’incremento della capacità installata da fonti rinnovabili e contribuiranno all’Ebitda per il 16% del totale (oltre 30 milioni di euro). AGSM Aim ha in corso la realizzazione di un nuovo parco eolico in Toscana.
Ambiente
L’obiettivo è lo sviluppo dell’economia circolare attraverso il rafforzamento impiantistico, volto all’ottimizzazione nella gestione dei flussi di rifiuti e a favorire il raggiungimento dell’autonomia impiantistica di trattamento e riciclo. Gli oltre 75 milioni di euro di investimenti determineranno la crescita di oltre 300 kton della capacità di trattamento e smaltimento dei rifiuti, grazie allo sviluppo e al rafforzamento di impianti di trattamento della materia (digestore anaerobico, TMB, impianto plastiche, ecc.). Tali investimenti consentiranno di ottenere un Ebitda della gestione impiantistica di oltre 12 milioni di euro. Per le attività di igiene ambientale è stato avviato un percorso che dovrebbe condurre alla ridefinizione delle modalità di affidamento, nell’ambito di un’agenda condivisa di sistema a livello territoriale, sia a Verona sia a Vicenza.
Teleriscaldamento e Cogenerazione
Con investimenti pari a oltre 50 milioni di euro (8% del totale), il Gruppo prevede uno sviluppo delle reti di teleriscaldamento nelle città di Verona e Vicenza con un incremento dell’energia termica venduta di circa 300 GWht e il raggiungimento della leadership nella gestione energetica degli edifici nei territori di riferimento del Gruppo attraverso la proposta di un’offerta integrata. Il contributo di questa business unit all’Ebitda di Gruppo è pari a 13 milioni di euro (7% del totale).
Mercato
Il Gruppo prevede di consolidare e ampliare la base clienti diversificando l’azione commerciale su diversi target, cogliendo le opportunità dei mercati, e introducendo nuovi servizi complementari alla commodity (c.d. new downstream). Il percorso di crescita ha l’obiettivo di raggiungere 1 milione di clienti entro il 2024. Il contributo all’Ebitda di quest’area di business è pari a oltre 50 milioni di euro (27% del totale). «Vediamo come in questo periodo i consumatori siano subissati di offerte – sottolinea Quaglino – con pressioni commerciali al limite. Ecco, vi confermo che noi non ci comporteremo mai così. Saremo trasparenti nelle nostre proposte che avranno sempre una sostanza economica. Siamo convinti delle nostre offerte e siamo convinti che, ad esempio, i massicci investimenti in corso, compresa la digitalizzazione, avranno benefici reali anche nelle bollette e nei costi di famiglie e imprese»
Reti elettriche e gas
Sono previsti importanti investimenti – per . 100 milioni di euro (14% del totale) nelle Reti di distribuzione gas e oltre 140 milioni di euro (20% del totale) nelle Reti di distribuzione di energia elettrica – con l’obiettivo di digitalizzare le reti, migliorare l’efficienza operativa e le modalità di lavoro del personale operativo, incrementare la capacità gestionale delle procedure di gara in vista delle sfide delle gare ATEM. Il target, attraverso gli importanti investimenti previsti, prevede il raggiungimento di una RAB di circa 450 milioni di euro. Gli investimenti consentiranno l’ottenimento di un Ebitda di 24 milioni di euro per le Reti Gas (12% del totale) e di 33 milioni di euro per le Reti elettriche (17% del totale).
Smart Services
Agsm Aim ha l’ambizione di raggiungere la leadership nella generazione di innovazione quale provider di servizi e soluzioni ad alto valore aggiunto per i Territori di riferimento, con particolare attenzione verso la PA, verso il mercato business e verso le altre business unit del Gruppo in qualità di partner privilegiato. Al 2024 sono previsti: oltre 150 mila punti luce intelligenti; 350 punti di ricarica per auto elettriche (1×1.000 abitanti) a Verona e Vicenza; 20mila stalli di gestione della sosta; significativa penetrazione nelle attività di efficientamento energetico vs la Pubblica Amministrazione; Predisposizione di soluzioni per il mercato business da offrire attraverso le strutture commerciali del Gruppo. Gli investimenti, pari a circa 100 milioni di euro (14% del totale), consentiranno l’ottenimento di un Ebitda pari a circa 20 milioni di euro.