(di Rocco Fattori Giuliano) La Scaligera chiude al meglio la prima delle due partite della trasferta siciliana ed incassa la quinta vittoria consecutiva: 83 a 76 (17-23 il primo quarto; 22-20 il secondo, cedendo tre punti ai siciliani; di nuovo avanti di tre al terzo 15-18 e infine nella quarta frazione, parità 22 a 22). In grande spolvero i due americani che hanno ritrovato la via tanto dell’attacco che della difesa: Phil Greene chiude con 28 punti, massimo stagionale, e Bobby Jones con 18. A Greene è toccato il compito di tenere a bada l’enfant prodige dell’Orlandina, il classe 1997 Jordan Malik Floyd, uscito l’anno scorso dalla King University del Tennessee ed alla prima esperienza oltre-oaceano: un folletto che, nonostante un mastino alle calcagna, è riuscito a mettere a referto 23 punti, lasciandone però almeno un’altra dozzina in errori banali e scarsa precisione ai liberi.
Rispetto all’andata di due settimane fa, l’Orlandina in casa ha mostrato ben altra stoffa riuscendo sempre a ricucire i tentativi di strappo della Tezenis: nella quarta frazione con un perentorio 7-2 si era pure riavvicinata a due punti dai gialloblù perdendo con un frettoloso tiro da tre la possibilità del sorpasso e cedendo l’inerzia del match. Dura, spigolosa, attenta sui rimbalzi la Scaligera ha macinato gioco e si è messa al sicuro anche se ha sporcato di molto le sue percentuali al tiro: alla fine 16/38 nei tiri da due; 13/32 in quelli da tre, 12/20 ai liberi. Ora si va a Trapani, sabato un altro match che può rafforzare la posizione della Scaligera in vista della prossima fase ad orologio.