In Italia il mercato dei mutui alla famiglia, nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, resta ben strutturato. Nel corso degli anni, per mezzo del «Quantitative Easing», la Bce ha contribuito a tenere bassi i tassi di interesse agevolando di fatto l’accesso al credito delle famiglie a tassi molto competitivi. Ad oggi, visti i prezzi degli immobili ancora convenienti ed i tassi dei mutui ancora ai minimi storici, permangono interessanti opportunità sul mercato immobiliare sia per chi vuole comprare a scopi abitativi sia per chi vuole acquistare a titolo di investimento.
Per una fotografia il più completa e chiara possibile del settore ipotecario, l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha preso in considerazione ulteriori indici quali scopo finanziamento, tipologia tasso, durata e importo medio dei mutui ipotecari sottoscritti attraverso le 195 agenzie a marchio Kìron ed Epicas nel periodo (anno 2020) e confrontati con l’anno precedente.
In Veneto l’acquisto della prima casa è la motivazione principale per la quale si sottoscrive un mutuo e rappresenta il 92,3% del totale delle richieste. Chi opta per la sostituzione o la surroga rappresenta il 5,1%. Le operazioni di consolidamento dei debiti, (con il quale si estinguono i debiti accumulati nel breve periodo, sostituendoli con una nuova forma di finanziamento con una diversa rata o una differente tempistica di rimborso) costituiscono lo 0,3%. Chi invece fa ricorso al finanziamento per ottenere maggiore liquidità, per motivazioni diverse da quelle dell’acquisto dell’abitazione a fronte di garanzie patrimoniali, rappresenta lo 0,6% del totale. E’ pari allo 0,5% la percentuale di coloro che accendono un mutuo per costruire o ristrutturare la propria abitazione. Interessante analizzare anche quanti scelgono un finanziamento per l’acquisto della seconda casa e che costituiscono l’1,3%. Rispetto al periodo precedente rileviamo una crescita per sostituzione e surroga del +0,5% e un calo per l’acquisto della prima casa del -0,6%. Pressoché invariate le altre finalità.
Le dinamiche degli indici di riferimento evidenziano tassi che hanno raggiunto nuovamente valori storicamente minimi e un costo del prodotto (spread) medio più contenuto rispetto agli anni passati. In questo periodo in Veneto il 73,6% dei mutuatari ha optato per un prodotto a Tasso Fisso. La seconda scelta è stata quella per il prodotto a Tasso Variabile con il 20,9% delle preferenze.
Rispetto al periodo precedente rileviamo una crescita per i prodotti a tasso fisso del +24,5% e un calo per i prodotti a tasso variabile del -17,4%.a tasso variabile con CAP del -5,2%, Pressoché invariati gli altri prodotti.
A livello nazionale la durata media del mutuo è di 24,8 anni, pari al valore dell’anno precedente. In Veneto la durata media è pari a 25,6 anni, mentre nell’anno precedente era pari a 25,3 anni. Segmentando per fasce di durata, emerge che il 45,6% dei mutui ha una durata compresa tra 26 e 30 anni, il 32,9% si colloca nella fascia 21-25 anni, il 14,4% ricade nella durata 16-20 anni, il 7,1% si colloca nella fascia 10-15 anni. I prestiti ipotecari di durata inferiore a 10 anni rappresentano solamente lo 0,1% del totale, a causa dei costi elevati della rata mensile.
Nel 2020 l’importo medio di mutuo erogato sul territorio nazionale è stato pari a 113.700 euro, mentre nell’anno precedente ammontava a 111.800 euro. In Veneto il ticket medio è risultato pari a circa 107.000 euro, mentre nell’anno precedente ammontava a 107.700. Suddividendo il campione per fasce di erogato, si nota come la ripartizione sia più sbilanciata verso importi di medio-bassa entità. Il 2,9% dei mutui erogati, infatti, ha un importo inferiore a 50.000 €. Il 46,6% dei mutui ha un importo appartenente alla fascia ≥ 50.000 e < 100.000 €. Il 38,5% dei mutuatari ha ottenuto un finanziamento da 100.000 € a 150.000 €. Il 9,7%, invece, si colloca nella fascia successiva, ≥ 150.000 e < 200.000 €. La percentuale dei mutui che superano i 200.000 € è pari a 2,3%.