(di Bulldog) Ieri Patrizia Bisinella e il suo gruppo consiliare – qui la cronaca del nostro sito – hanno presentato una proposta di delibera al Consiglio comunale per avviare, sul sito ufficiale del Comune di Verona, una piattaforma di e.commerce destinata al sistema produttivo veronese. In vendita, i prodotti di un carrello classico di Amazon – dall’ortofrutta al vino ai libri ai cosmetici ecc – con in più anche la parte relativa all’ospitalità (b&b, alberghi, pensioni, case vacanze ecc ecc). E poi gli eventi, le grandi mostre, la stagione degli spettacoli… Oggi sono uscite due notizie collegate: l’adesione della Lega e quella di VeronaDomani che rivendica la primogenitura dell’idea: una proposta simile era stata avanzata nell’aprile 2020 con firmatario Marco Zandomenighi. Dice Bisinella: «Alla città ora serve sviluppare idee nuove, innovative, coraggiose, questa nostra proposta di piattaforma online è pensata per negozi, bar, ristoranti e – una volta usciti dalla pandemia – per aiutare alberghi, settore ricettivo, pubblicizzare eventi, iniziative, manifestazioni. Sarebbe un biglietto da visita unico per Verona. Pronti ad accogliere anche i contributi della Lega e a unire i progetti».

Bene, bravi. Adesso quindi potete passare ai fatti: Lega e VeronaDomani sono due componenti importanti della maggioranza di Federico Sboarina; il gruppo Fare dell’ex sindaco Tosi una aliquota di peso della minoranza. Un portale di e.commerce si può mettere on line in breve tempo e, sì, alle piccole imprese del commercio scaligero sarebbe proprio utile poter avere un accesso diretto a quel mercato, le vendite attraverso il web appunto, che sono state la panacea di molti mali nei mesi scorsi. Gli Italiani, e con loro i Veronesi, si sono abituati a comprare online e comprano di tutto, spesa settimanale compresa. Ecco, magari rischiamo di diventare sempre più pigri e solitari, ma lasciare questo business soltanto ad Amazon è un po’ una follia. Fra l’altro, una piattaforma veronese potrebbe integrarsi benissimo anche con quelle realtà che hanno già una loro piattaforma e persino con altri portali analoghi, sviluppando servizi e una logistica di prossimità che sarebbe un altro aiuto per la ripresa. Ma una piattaforma scaligera può funzionare anche oltre la pandemia, dando a quelle realtà più piccole (e quindi con meno budget da investire) la possibilità di entrare in un mercato più vasto.

Quindi, cari Consiglieri: avete avuto tutti una bella idea. Ora, andate a parlare col Sindaco e approvatela immediatamente in Consiglio. Il budget non è un gran problema (se qualche furbetto non ci mette le mani sopra): prendete una short-list di società veronesi dell’informatica e mettetele a gara. Ma fatelo, fatelo oggi stesso. Perché non c’è molto altro tempo da perdere.