Fratelli d’Italia è al lavoro per preparare gli emendamenti al Decreto Sostegni, come illustrato oggi in una conferenza stampa alla presenza di Ciro Maschio, del coordinatore regionale Luca De Carlo e del capogruppo in Consiglio Comunale, Leonardo Ferrari.
“Il Decreto Sostegni è il primo Decreto economico del Governo Draghi – dichiara Ciro Maschio –  Siamo delusi ci aspettavamo di più. Non c’è nessun cambio di passo rispetto al Governo Conte. Bene il superamento dei codici Ateco e l’apertura a professionisti e autonomi sulle esenzioni dei contributi previdenziali per il resto misure totalmente insufficienti. A fronte di una politica di continue chiusure forzate, arrivano sostegni irrisori. Così saltano centinaia di migliaia di attività. Il Decreto va cambiato radicalmente. Le fasce e percentuali di rimborso proposte sono totalmente insufficienti. Si arriva dal 1,7% a massimo il 5% di rimborso del fatturato perso nell’anno precedente. Un’attività che fattura 100.000 euro all’anno che ha perso nel 2020 il 60% del fatturato, cioè 60.000, riceverebbe il 60% della perdita di fatturato media mensile, cioè 3.000 euro (pari al 5% della perdita di fatturato annua). Sono cifre ridicole rispetto alle difficoltà in cui si trovano tutte le attività. Proporremo emendamenti per utilizzare i circa 5 miliardi del caskback e il miliardo aggiuntivo del reddito di cittadinanza per dare più risorse alle attività economiche in difficoltà. Chiederemo più risorse per le attività economiche per sostenere i costi fissi (è terminato ad esempio il credito d’imposta del 60% sui canoni di locazione degli immobili per le attività economiche, etc.) e una moratoria per i debiti bancari, che finora resterebbero a carico delle imprese e partite IVA.”

Il Sen. De Carlo, in Commissione Bilancio al Senato dove è incardinato il provvedimento, ribadisce il ruolo di Fratelli d’Italia a portavoce delle categorie inascoltate: “Siamo a loro disposizione per raccogliere proposte e osservazioni e per provare a migliorare questo provvedimento. Penso ad esempio al tema dei costi fissi: Francia e Germania intervengono direttamente su questo aspetto, in Italia no, nemmeno per gli impianti di risalita che hanno perso l’intera stagione e per i quali il sistema di calcolo dei rimborsi rischia di essere confuso e penalizzante. Si è fatta una politica sbagliata, basata solo su chiusure incondizionate. Nessun governo ha voluto premiare chi ha investito in sicurezza e adeguato i locali e le strutture per lavorare, anzi: sono stati illusi e beffati.

“Un caso concreto è quello illustrato da Leonardo Ferrari, capogruppo FdI in comune a Verona e ristoratore di professione: “Nel 2020 abbiamo avuto un calo di fatturato rispetto al 2019 di circa il 40%, pari a 205mila euro. Abbiamo fatto i calcoli, e ci arriveranno 6700 euro”.
O si cambia in fretta – concludono gli esponenti di Fratelli d’Italia – o assisteremo ad un’ecatombe economica e sociale peggiore di quella attuale. Noi siamo al lavoro e stiamo raccogliendo gli appelli disperati di tante categorie e famiglie”.