I Dem della Prima Circoscrizione hanno incontrato i vertici della Fondazione CariVerona ed hanno presentato il loro “cahier des doléances” sul Piano Folin. Alla più generale lamentazione sulla mancata programmazione urbanistico-turistica (sperando che i turisti ritornino a Verona, cosa che non è affatto scontata) rivolta tradizionalmente a Palazzo Barbieri, a Giacomo Marino è stato chiesto di intervenire per evitare di dare un ulteriore impulso allo spopolamento del Centro storico. In pratica, questo si traduce nel rendere permanente la destinazione a CentroAnziani dei locali di via Libera; di pensare alla creazione di un mercatino rionale al coperto, a basso canone, per piccole attività di prossimità così da non lasciare i residenti senza possibilità di rifornimenti. Terza richiesta, la disponibilità di nuove sale per attività di servizio alla comunità e, infine, destinare alla popolazione residente quella aliquota di piccoli appartamenti che attualmente la Fondazione sta affittando a studenti universitari, alla Croce Verde, così da creare opportunità di insediamento stabile nel centro storico. La Fondazione ha dato disponibilità ad esaminare le richieste, valutandole interessanti e non ostative del piano più generale di riqualificazione del compound di via Garibaldi che vedrà l’arrivo del colosso a cinque stelle dell’hotellerie Marriott Autograph. Su questo il Pd avverte gli albergatori: «Occhio che dopo questo arriva l’albergo in Palazzo Bottagisio (l’ex sede della Provincia a San Fermo)». Della serie, vogliamo più turisti ma anche preservare il monopolio attuale. Il che, suona come una contraddizione…