Sono iniziate questa mattina le  operazioni di messa in sicurezza di una cinquantina di alberi che presentavano importanti criticità di stabilità strutturale legate a vetustà, malattie di natura fungina e a radici ammalorate in viale Cristoforo Colombo. Gli alberi in questione appartengono alla specie olmi.

Un’apposita squadra di operatori specializzati di Amia è entrata in azione con l’obiettivo di assicurare così la massima sicurezza ai numerosi pedoni ed automobilisti che transitano quotidianamente lungo la trafficata arteria stradale. Nello specifico, le operazioni di messa in sicurezza hanno riguardato 20 alberi che sono stati rimossi, mentre una trentina sono stati potati. Gli interventi erano stati concordati e programmati con il settore Giardini del Comune di Verona e con tutte le Circoscrizioni ed i loro presidenti già nel mese di dicembre.

Sia gli abbattimenti, che le potature, sono state effettuate dopo attente e scrupolose valutazioni da parte di esperti ed agronomi della società di via Avesani. Dopo la condivisione delle perizie con l’amministrazione comunale e con i parlamentini, Amia ha dato il via ad un’operazione urgente e non più rinviabile. Gli alberi presentavano infatti sensibili problemi legati ad un grave stato di decadimento del legno e di conseguenza un elevato rischio per chi percorre quel tratto di strada sia a piedi, che in auto, soprattutto in occasioni di forti temporali e vento particolarmente intenso. Solamente dopo aver appurato che gli alberi non erano recuperabili, erano fortemente compromessi e presentavano classi di pericolosità elevati, si è deciso per la sicurezza collettiva, di rimuoverli. Le operazioni di potatura e rimozione dureranno 2-3 giorni, tutti gli alberi rimossi saranno sostituiti con altrettanti fusti della medesima specie nel periodo autunnale.

Il provvedimento ha generato immediate contestazioni: «Queste piante – sottolineano Michele Bertucco e Marta Vanzetto – non risultavano nell’elenco fornito ai cittadini e alle circoscrizioni il 21 gennaio scorso, perché la perizia, che ha consentito il taglio degli alberi di Viale Colombo, è stata inviata solo 4 giorni dopo. Il Comune di Verona sapeva di aver chiesto un parere sul taglio di questi alberi, ma non ha mai reso noto questa eventualità. Alla richiesta di spiegazioni i tecnici ci hanno comunicato verbalmente “che si trattava di alberi non stabili e pericolosi”, ma la perizia, che abbiamo ricevuto successivamente, evidenzia nelle conclusioni motivazioni diverse per il taglio dei 20 alberi. In particolare, si legge: “… In relazione a quanto descritto, cioè sulle notevoli problematiche della specie olmo, resa ufficiale anche dai risultati evidenziati nell’analisi ESP, diventa sconveniente e controproducente continuare a mantenere le piante di olmo che ormai sono in fase fisiologica e meccanica calante e con prospettive ridotte.”.

Non abbiamo mai messo in discussione la necessità di mettere in sicurezza le strade esposte al pericolo della caduta di alberi non stabili – concludono Bertucco e Vanzetto -, ma in questo caso il taglio riguarda piante che vengono rimosse perché si ritiene la manutenzione delle stesse troppo esorbitante. Questa Amministrazione ha rivelato nei confronti degli alberi un atteggiamento da “Santa Inquisizione”. Con qualsiasi motivazione hanno consentito gli abbattimenti riducendo il verde nella nostra città e aumentando i livelli di inquinamento mettendo a rischio la salute dei cittadini».