Damiano Tommasi si conferma nei sondaggi la figura che può sparigliare le carte ed eliminare uno dei due candidati dell’area di Centrodestra: Federico Sboarina e Flavio Tosi. Lo dice l’ultimo sondaggio condotto in città, a poco più di un anno dalle elezioni, commissionato da Sinistra in Comune a Winpol che è una società quotata del settore che ha svolto diverse analisi dei trend elettorali scaligeri anche nelle scorse settimane. Un dato di partenza: contenti di come è diventata Verona soltanto 14 cittadini su 100; 39 sono insoddisfatti, uno su due non vede differenza rispetto a dieci anni fa… Tre gli scenari proposti agli intervistati: l’icona del calcio pulito come leader di tutto il Centrosinistra; Centrosinistra diviso al voto; un candidato di partito, Gianni Dal Moro, senza accordo complessivo. Qui, forse, sarebbe stato più interessante pesare magari anche altri parlamentari PD, ad esempio Alessia Rotta, che svolge a Roma un lavoro diverso, più esposto rispetto a quello di Dal Moro, e più visibile in televisione.
Primo scenario: coalizione unita, accordo sulla candidatura e sul programma – «che dev’essere alternativo ai 15 anni di amministrazione Tosi-Sboarina» sottolinea Michele Bertucco – , una figura di candidato che gode della più alta conoscenza nell’elettorato ed ha il più alto grado di fiducia attuale, oltre all’80%: il centrosinistra va agevolmente al ballottaggio e fa fuori uno dei due candidati di centrodestra.
Secondo scenario: il centrosinistra si divide, non va al ballottaggio, e Michele Bertucco (che ha al momento il 70% come livello di fiducia nell’elettorato testato dal sondaggio) incassa l’11% dei voti.
Terzo scenario, che però è soltanto un’ipotesi presentata agli elettori non collegata a fatti o decisioni reali: il Pd candidata l’onorevole Gianni Dal Moro (che ha sempre smentito di volersi candidare). Ebbene, non soltanto il centrosinistra non va al ballottaggio, ma la Sinistra unita e le Civiche d’area ottengono un risultato migliore del Pd. Lo scenario è stato ampliato inserendo anche Stefano Valdegamberi, per il Popolo della Famiglia, e Marta Vanzetto per i 5Stelle.
Cosa fare, allora? Michele Bertucco è chiaro: «Stiamo tutti lavorando per una soluzione unitaria e Damiano Tommasi, se togliesse le sue riserve, potrebbe guidare il cambiamento. Quello che va fatto è un programma di totale rottura coi 15 ultimi anni e va detto chiaramente che mai faremo alleanza, ad esempio al secondo turno, con chi è stato protagonista di quella stagione. Ripeto, con Flavio Tosi non c’è possibilità d’accordo alcuno. Vedo uno spirito costruttivo nel centrosinistra e nella città».
Il sondaggio registra un tasso di notorietà alto per tutti i protagonisti della prossima tornata elettorale – Tommasi, Tosi, Sboarina e Bertucco – con un risultato inferiore alle attese per il solo Dal Moro. Sulla “fiducia” i Veronesi intervistati danno il miglior risultato a Tommasi che stacca nettamente i due del centrodestra.