Si è chiusa con la proposta di un nuovo asse sovranista fra Italia, Polonia ed Ungheria la prima missione di Lorenzo Fontana, neo responsabile delle relazioni internazionali della Lega al posto di Giancarlo Giorgetti, ministro allo sviluppo economico del governo Draghi. Fontana, già ministro alla Famiglia ed agli Affari europei nel Conte-1 ed eurodeputato dal 2009 al 2018, era oggi con Matteo Salvini a Budapest per un vertice con il primo ministro ungherese Viktor Orbán e il suo omologo polacco Mateusz Morawiecki. E proprio gli equilibri al Parlamento di Strasburgo sono stati il cuore dell’incontro: il leader ungherese è in uscita dal Partito popolare mentre il collega polacco sta nel gruppo dei Conservatori guidato da Giorgia Meloni a livello continentale. Le due “famiglie” europee hanno molti tratti in comune e l’idea della Lega sarebbe quella di arrivare ad un unico gruppo basato sulla comune visione dei diritti individuali, della tutela della famiglia e della piccola impresa, del controllo delle frontiere esterne dell’Unione e, più in generale, di uno “small government” della Commissione. E proprio su questo campo si muoverebbe l’azione di Fontana nelle prossime ore e nei prossimi giorni, chiamato a smussare le differenze fra i diversi movimenti che compongono le due famiglie politiche. Il goal? un gruppo unico da (al momento) 137 seggi in grado di condizionare la maggioranza Ursula che mostra i primi scricchiolii dopo il flop della campagna vaccinale in Europa.