Un’altra occasione persa. Se avesse battuto la Spal il Chievo avrebbe potuto fare un passo importante verso i play-off, visto che tutte le dirette concorrenti hanno perso. Invece è un altro pareggio. Per di più interno, con un avversario anch’esso concorrente per la corsa alla A.Tre occasioni da gol nei primi cinque minuti sprecate per un soffio. Difficile essere ottimisti di fronte a una squadra così sprecona.
Il primo tempo è stato equilibrato. La Spal ha avuto un paio d’occasioni. I padroni di casa hanno prodotto solo una gran quantità di corner, che però non hanno portato a niente, nonostante la squadra di Aglietti abbia la fama di essere una di quelle che più sfruttano i calci piazzati. Ci vuole un rigore per sbloccare la situazione. Al 53’ Canotto cade in area. Il fallo non è proprio dei più chiari, ma l’arbitro opta per il penalty che è trasformato da Garritano, migliore in campo assieme a Renzetti. Ma neanche un rigore è sufficiente per far vincere il Chievo, che neanche dopo dieci minuti si far raggiungere dalla Spal che pareggia. Valoti devia in rete un passaggio dell’ex Tomovic. Ed è 1-1. Per il Chievo è una doccia fredda. Tanto che i ferraresi prendono coraggio e cercano di vincere la partita.
Come al solito i cambi decisi da Aglietti sono inutili. Guai ad usare Giaccheirni, il pezzo migliore del Chievo. Ma che cosa serve allora tenerlo in panchina? Il trend del 2021 è quello di una buona squadra da serie B. Ed è forse questa la collocazione che la società di via Galvani prevede anche per il prossimo campionato.