Oggi sono partiti dal Catullo con volo Neos 170 passeggeri diretti alle Canarie per fare una settimana di vacanza. Un tampone all’andata, uno al ritorno e 5 giorni di quarantena quando tornano casa. Non ci sarebbero stati neanche quelli, ma siccome gli albergatori italiani hanno giustamente protestato…una quarantena di 5 giorni per chi torna dall’estero l’hanno messa. Scontata, a mo’ di mercato delle vacche. Un contentino, tanto per far vedere che il governo ascolta anche loro.
Ma la quarantena, che in origine era di 40 giorni come dice la parola stessa, non era di 14 giorni? Così ci avevano detto quand’è scoppiata la pandemia, avendo appurato che il virus scompariva nell’organismo dopo 2 settimane. Poi, sembra alla luce dell’esperienza clinica, i 14 giorni sono diventati 10. Tanti sono oggi quelli si devono osservare in Italia. Ma non per quelli che tornano dalle Canarie, territorio spagnolo d’oltremare.
Tutti i paesi si tutelano. La Gran Bretagna vieta ai propri cittadini di uscire dalle frontiere. Chi lo fa si becca una multa da 5000 sterline. Chi arriva a Londra per lavoro deve arrivare 10 giorni prima, deve comunicare in che hotel, effettuare a proprie spese (150 sterline) un tampone ogni 3 giorni e, se negativo, si può fermare. Per non parlare della Cina.
Da noi invece…venghino, verghino signori! Un tamponcino, 5 giorni a casa e via! Controlli? Ma che cosa vogliono farci credere? Che quei nostri concittadini, muniti di alta coscienza civica da andarsene in vacanza all’estero in un momento del genere, che alle menti normali suona come un insulto alla miseria, verranno controllati per vedere se osservano la quarantena? “Ma mi faccia il piacere!” direbbe il grande Totò.