Elena Donazzan, assessore regionale all’Istruzione, ha incontrato oggi presso l’Istituto “Don Bosco” di Verona una delegazione dei centri di formazione professionale dei Salesiani presenti nella nostra regione. Il tema del confronto, promosso dal già Presidente di FormaVeneto don Alberto Poles, è stato la recente riapertura delle scuole.
“Ho avuto l’opportunità di visitare una delle principali scuole salesiane in Veneto – ha affermato a margine dell’incontro l’Assessore, – istituzioni che con la riapertura sono tornate a vivere, mettendo al centro il rapporto educativo tra scuola, lavoro, divertimento e preghiera, riprendendo la propria funzione di oratorio, con bambini e ragazzi che sono tornati a vivere l’insegnamento con gioia e serenità, nel rispetto delle regole. Dimostrando che tutto ciò è ancora possibile”.
Presenti all’incontro i Direttori di alcuni tra i più importanti centri Salesiani presenti in Veneto, dal “San Marco” di Mestre, alle realtà veronesi che annoverano centinaia di aziende partner. Presente anche Don Pietro Bianchi, che da qualche anno è il responsabile per tutto il Medio Oriente del mondo salesiano, da Israele all’Egitto, passando per Libano, Libia, Emirati Arabi, Iraq e Iran.
“Il mondo salesiano rappresenta una tradizione educativa che in Veneto esprime eccellenze e risultati di straordinario valore – continua Donazzan, – a Verona, in particolare, torno con gioia anche per ricordare come alcuni studenti dell’Istituto ‘Don Bosco’ detengono il titolo di campioni del mondo della robotica della FIRST® LEGO® LEAGUE, un riconoscimento che evidenzia la qualità dell’insegnamento e l’impegno del corpo docente”. “La formazione professionale ha raggiunto una reputazione altissima, in particolare nei confronti delle imprese del Veneto che cercano continue collaborazioni – precisa in conclusione Donazzan, – la Regione, attraverso il mio Assessorato, continuerà nel sostegno di questa offerta formativa che si è dimostrata capace, oltre a tutto, di raccogliere i bisogni delle famiglie e dei ragazzi più fragili, trasformandoli in solide opportunità professionali”.