Verona supera la soglia delle 200mila dosi di vaccino anti-Covid somministrate nella nostra provincia (qui il video del direttore generale della Ulss 9, Pietro Girardi) grazie alla sinergia avviata dalle strutture sanitarie col mondo del volontariato che è entrato in forza nella logistica della campagna e la presenza dei medici di medicina generale. Dopo le fasce protette e degli over-80, Verona si prepara a vaccinare la fascia dei cittadini over-70. Unico vincolo, il numero dei vaccini disponibili – 5.500 vaccini possibili al giorno fra prime e seconde dosi -; questa carenza durerà anche la prossima settimana.
Gli ultimi dati vedono un recupero del Veneto, dopo il rallentamento per la carenza di dosi nei giorni scorsi: nelle ultime 24 ore sono state oltre 34mila le vaccinazioni effettuate che portano il totale a 1,065 milioni, siamo vicino ad un veneto su quattro. Delle 34mila dosi, 27.510 sono prime dosi (totale 773.937) e 291mila cicli completati (ieri sono state ben 7.171). Il Veneto ha utilizzato l’84,2% dei vaccini ricevuti dall’amministrazione centrale dello Stato. Il 6% della popolazione regionale ha completato il doppio ciclo, il 15,9% il primo. Il 77% dei veneti over-80 hanno ricevuto almeno una somministrazione.
Astra Zeneca resta il vaccino più somministrato, seguito da Pfizer/BionTech e poi Moderna. Il Veneto è sceso al secondo posto nel confronto con le altre regioni più popolare come media settimanale di vaccinazione al giorno ogni 10mila abitanti. Non è una corsa, certo, ma resta un dato statistico.