Villafranca è uno dei Comuni all’avanguardia dal punto di vista degli strumenti salvavita. Oggi in Municipio è stato presentato il progetto “Scuole cardioprotette e formazione personale non sanitario”. Da oggi sarà possibile raccogliere le adesioni nelle scuole per i corsi da organizzare prima della fine dell’anno in modo da arricchire il bagaglio esperienziale di competenze che devono essere acquisite in percorsi curricolari all’interno dell’Educazione Civica.
«Sei anni fa iniziai il progetto Cuore Amico quando era assessore allo sport (nella foto) – sottolinea il sindaco Roberto Dall’Oca – . Da allora il Comune mette risorse ogni anno per la formazione e i defibrillatori. Ora siamo felici che le scuole vadano ad implementare questo nostro progetto per un comune sempre più cardioproetto. Creare una rete strategica è fondamentale».
Sparsi sul territorio, in luoghi strategici, attualmente ci sono 30 defibrillatori.
«L’obiettivo – spiega l’assessore Anna Lisa Tiberio, a nome anche dei Consiglieri Maria Rosa Ciresola e Nicola Giuliani – è implementare queste azioni di informazione, sensibilizzazione e formazione su un tema così importante, che merita la massima attenzione per i valori umani che sostiene. I temi del primo soccorso sul nostro territorio iniziano dalla scuola d’infanzia, per promuovere la consapevolezza nei genitori di come agire. Nella Scuola Primaria i corsi sono sostenuti da associazioni, come Universo che unisce molti operatori del territorio. L’obiettivo è formare tutti i neodiciottenni sulle manovre salvavita nel primo soccorso e sull’acquisizione di competenze nell’utilizzo di strumenti e dispositivi medici collocati sul territorio, di cui tutta la popolazione deve essere a conoscenza per un tempestivo soccorso in caso di arresto cardiocircolatorio, prima dell’arrivo dei soccorritori del 118. Auspichiamo che si possa attribuire a fine corso un patentino con crediti formativi riconosciuti allo studente. Sono tematiche da affrontare anche nei prossimi centri estivi».
La dottoressa Federica Stanzial illustra il progetto: «L’installazione di dispositivi salvavita non è ancora obbligatoria ma la scuola è un luogo ideale per la promozione della cultura della cardio-protezione. Esiste una proposta di legge che propone l’obbligo di dotare di defibrillatori le scuole di ogni ordine e grado e le università entro il 31 dicembre 2025, oltre a promuovere l’aspetto formativo del personale scolastico (amministrativo tecnico e ausiliario e corpo docente) e degli stessi studenti. Con semplici ma efficaci manovre (RCP – rianimazione cardio polmonare – con l’uso del DAE), si ha la possibilità di salvare la vita a chiunque venga colpito da arresto cardiaco (adulti e bambini) in attesa dell’intervento del personale sanitario. Nel 70% dei casi, l’arresto cardiaco è causato da una aritmia, cioè da una alterazione del ritmo cardiaco chiamata fibrillazione ventricolare. Nel 50% dei casi l’arresto cardiaco avviene in presenza di altre persone, che potrebbero intervenire immediatamente con semplici manovre salvavita (RCP). L’utilizzo del DAE fa la differenza perché il tempo utile di salvataggio di una persona colpita da arresto cardiaco è di circa 10 minuti, tuttavia dal 5° minuto, possono insorgere gravi danni cerebrali irreversibili».
Filippo Pompei, presidente dell’Associazione studentesca FutureIsNow in collegamento da Roma, plaude all’iniziativa: «E’ lodevole perché un’assistenza di questo genere significa avere sul territorio un presidio importante al di là del 118».