(di Marco Danieli) Altre trentadue domande di adesione alla Variante 29 sono state presentate da investitori veronesi nel periodo di allargamento del bando di Palazzo Barbieri e vanno ad aggiungersi alle 148 presentate entro la prima data di scadenza. Una messe notevole di interventi che vanno a sanare moltissime situazioni di degrado e di abbandono in diverse parti della città. La superficie complessiva su cui si vuole intervenire è di 110mila metri quadrati con queste nuove destinazioni d’uso: 27% residenziale, 13% commerciale; 4% industriale; 31% produttivo; 25% servizi alla collettività. Nessuna nuova richiesta per il turistico/ricettivo. Fra le richieste arrivate, la riqualificazione dell’ex cinema in Piazzetta Santa Toscana (l’edificio diventerà tutto residenziale) mentre, di fronte, negli edifici di Fondazione Cari Verona viene richiesto un cambio di destinazione d’uso temporaneo per creare nuovi spazi destinati al co-working. Nella zona della Valpantena l’ex fabbrica Quarella, secondo la domanda, verrà demolita e ricostruita per riprendere i parte l’utilizzo produttivo originario e in parte per creare una zona di social-housing per gli addetti alla produzione.
Dato che nel programma della Variante 29 c’è l’obbiettivo di ripopolare la ZAI e renderla così più sicura, è stata presa in considerazione la richiesta di creare un centro d’infanzia. Interventi anche alla sede dell’Agenzia delle Entrate e alla Croce Bianca con lo spostamento di un allevamento e la realizzazione di servizi per la comunità. L’assessore alla pianificazione urbanistica Ilaria Segala: “«Abbiamo fatto nelle ultime due settimane i colloqui con tutte la manifestazioni del Modulo 1, la parte relativa alle aree dismesse. Abbiamo già fatto le nostro controproposte alle proprietà e ai progettisti concedendo una settimana di tempo per le loro osservazioni. Vogliamo rispettare i tempi e presentare in Giunta la Variante 29 completata per maggio».