(s.t.) Sviluppare e sostenere le comunità energetiche nell’Unione Europeo per raggiungere nuovi traguardi in fatto di riduzione delle emissioni e dei consumi e contribuire quindi alla “transizione verde” anche grazie a un maggiore coinvolgimento dei cittadini. È l’obiettivo di un progetto europeo denominato “Lightness”, che vuol richiamare proprio le comunità energetiche di cittadini in grado di favorire una maggiore diffusione delle fonti energetiche rinnovabili. Il progetto, che vede la partecipazione di ENEA e di 13 partner di otto Paesi Ue tra cui altri tre italiani (Axpo Energy Solutions, Civiesco e Ener2Crowd, si svilupperà su un arco temporale di tre anni e combinerà forme di inclusione sociale, lo sviluppo di soluzioni tecnologiche a costi contenuti e modelli innovativi di finanziamento. Nel dettaglio saranno previste iniziative su circa 500 abitazioni residenziali e oltre 30 edifici del settore terziario, con un potenziale coinvolgimento di circa 70 mila persone.

Nella fase iniziale, Lightness prevede lo svolgimento di attività in alcuni siti specifici mirate a favorire lo scambio di buone pratiche e fornire la base per la realizzazione di un piano di azione comune. In Italia, e precisamente in Sardegna, si prevede di coinvolgere un edificio condominiale di otto appartamenti, costruito nel 1966 e ubicato a Cagliari. Si tratta di un edificio di classe energetica G, quindi limitata, dove sarà formata la comunità energetica. Verranno effettuati interventi come l’installazione di un impianto solare da 20kWp e una copertura isolante dell’edificio. La gestione dell’energia sarà abilitata all’uso di blockchain, mentre dati e analisi saranno disponibili in tempo reale per i prosumer, come vengono definiti i destinatari di beni e servizi che non si limitano al ruolo passivo di consumatori ma partecipano attivamente alle diverse fasi del processo.

Gli altri siti coinvolti sono una cooperativa energetica ad Alginet (Spagna), un complesso di edilizia sociale realizzato a Wroclaw (in Polonia), un parco industriale a Valence (Francia) e tre comunità energetiche cittadine connesse tra loro a Woerden, Helden e Delft (Olanda). Saranno complessivamente coinvolti oltre tremila tra utenti finali, professionisti e decisori europei, con l’obiettivo di ottenere un aumento del 25% dell’energia proveniente da fonti rinnovabili, la riduzione del 30% dei costi energetici e una disponibilità, durante i picchi di domanda di energia, fino al 20% della flessibilità dagli edifici residenziali e commerciali.

“Gli ambiziosi obiettivi della riduzione di gas serra che l’Unione Europea si è proposta di raggiungere nei prossimi anni richiedono il contributo di tutte le componenti della società, e i cittadini potranno avere un ruolo primario e attivo nella transizione energetica”, spiega Francesco Baldi, referente ENEA per il progetto. “Attraverso lo sfruttamento del notevole potenziale di flessibilità che le comunità energetiche offrono per la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2, Lightness fornirà rilevanti benefici economici, sociali e ambientali alle comunità lungo l’intera catena del valore dell’energia”. Questo progetto è finanziato dal programma europeo Horizon 2020 ed è supportato da 59 organizzazioni, 10 città europee, nove agenzie energetiche, nove cooperative energetiche e tre “replicatori” extra-comunitari in India, Turchia e Africa/America.

Gli altri partner non italiani provenienti da sette Paesi Ue sono: le quattro spagnole R2M Solution Spain (coordinatore), IREC Fundacio Institut de Recerca de l’energia de Catalunya, Union de Cooperativas de personas consumidoras y usuarias de Energias Renovables, più Improvistos Creatividad y Territorio; IES R&D (Irlanda); Duneworks BV (Paesi Bassi); I.LECO (Belgio); Sofia Energy Agency Association (Bulgaria); ALBEDO Energie (Francia).