L’assemblea dei Soci di Veronafiere Spa, riunita oggi in seduta straordinaria, ha deliberato l’aumento di capitale pari a 30 milioni di euro a sostegno dello sviluppo del Piano d’azione per la ripartenza del Gruppo Veronafiere. «Il voto unanime dei Soci – commenta Maurizio Danese, presidente di Veronafiere – è la premessa fondamentale per iniziare un percorso che porti a una conclusione positiva questo lungo periodo di grave difficoltà per Veronafiere che, come tutto il sistema fieristico mondiale sta ancora pagando un duro prezzo a causa della pandemia di Covid-19. Un evento drammatico che da fine febbraio del 2020 a oggi continua a condizionare l’attività degli eventi in presenza, con particolare riguardo alle rassegne di carattere internazionale, vere e proprie leve di politica industriale per la bilancia commerciale e per l’export del sistema paese”. L’aumento di capitale – prosegue il presidente Danese– consentirà di attuare il Piano di azione per la ripartenza che prevede un 2021 di transizione per uscire dall’emergenza Covid, agganciare la ripresa nel 2022 e tornare entro il biennio 2023-2024 ai livelli pre-crisi, generando fatturato, redditività e indotto che la Fiera di Verona ha assicurato a soci, stakeholder e territorio fino al 2019. In questo scenario, i Soci hanno altresì assicurato il loro sostegno per lo sviluppo internazionale della società, anche attraverso alleanze e collaborazioni».

Dalla Fondazione CariVerona, secondo azionista col 24,078% delle azioni, è arrivata subito una precisazione: ci stiamo, ma bisogna cambiare registro per davvero. In una nota, infatti, si sottolinea che: «La Fondazione ha partecipato oggi in qualità di socio all’assemblea straordinaria convocata da Veronafiere S.p.a. per l’approvazione di una proposta di aumento di capitale. La Fondazione ha espresso voto favorevole alla delibera proposta dal consiglio d’amministrazione. Intervenendo nella discussione assembleare, il Presidente di Cariverona, Professor Alessandro Mazzucco, ha confermato la disponibilità a sottoscrivere l’aumento anche un importo superiore a quello di pertinenza della partecipazione detenuta dalla Fondazione (24,08% del capitale sociale). Tale sottoscrizione potrà tuttavia avvenire in un ambito di condizioni ragionevoli e raggiungibili, che Cariverona sollecita fin dal 2018 a Veronafiere e agli altri soci.

Tali condizioni sono: l’ammodernamento dello statuto e quindi della governance societaria; una gestione manageriale e una visione strategica adeguate alle sfide dell’attuale contesto; un piano di ristrutturazione finanziaria coerente con il bilancio 2020 e con necessari accordi con le banche creditrici. Cariverona ha ribadito di considerare realizzabile il quadro di condizioni nel giro di qualche mese: in tempi compatibili con l’esecuzione dell’aumento di capitale. Nell’intervento assembleare, la Fondazione ha confermato di riconoscere l’estrema importanza della Fiera per la città di Verona e per l’intero tessuto socioeconomico del suo territorio. Lo sviluppo della Fiera nel futuro appare essenziale: la Fondazione è pronta a sostenere questo processo se la società e gli altri soci mostreranno una pari attenzione a rispettivi ruoli e alle peculiarità del momento».

La prima fase dell’aumento di capitale riservata ai soci si concluderà il 30 giugno prossimo. Da quella data e fino al 30 settembre 2021 eventuali quote non sottoscritte saranno disponibili sul mercato.