Il Verona al Ferraris di Genova parte subito alla grande e dopo soli 13 minuti passa in vantaggio e mette sotto la Sampdoria. Fin dall’inizio l’Hellas, guidato dalle urla di Juric, attacca e pare incontenibile. Macina un’occasione da gol dietro l’altra. Il gol viene dopo un fuga in avanti di Lasagna che contando sulla sua velocità cerca d’andare in porta da solo, ma viene sgambettato. Ne consegue una punizione che Lazovic tira in modo magistrale e segna. Il vantaggio non spegne la voglia di attaccare dei gialloblù e lo fanno con un ritmo forsennato. La Sampdoria sembra stordita.

Occasioni su occasioni per i ragazzi di Juric che vogliono chiudere la partita. Ma non ci riescono e le sprecano tutte. E le leggi del calcio, si sa, sono implacabili. E’ fatale che se sbagli poi vieni punto. Ed anche questa volta è così.
Il secondo tempo comincia male: è un’altra partita.  Dopo un solo minuto i padroni di casa pareggiano alla prima reale occasione. Dopo cinque minuti altra grossa occasione per il blucerchiati in un’azione di contropiede. Al 73’ arriva il rigore per la Samp, provocato da un fallo dubbio di Tameze e trasformato da Gabbiadini. All’81’ il terzo gol dei padroni di casa per un’uscita sbagliata di Silvestri.

Ma la partita è ormai segnata anche se verso la fine l’Hellas tenta l’impossibile. Troppi errori all’inizio. Forse un ritmo troppo alto per essere sostenuto per tutta la gara. Forse un calo psicologico dopo il rigore. Fatto sta che è andata così. Sampdoria batte Verona 3-1.