L’Arena è il teatro più grande del mondo. Non può essere trattato alla stregua degli altri. Pensare di permettere lo svolgimento degli spettacoli con un limite di 1.000 spettatori è una tale assurdità che non può nemmeno essere presa in considerazione. Anche perché, come fatto notare da Sboarina, esiste già un protocollo d’intesa con Ministero della Cultura, firmato dal sottosegretario Bergonzoni, che stabilisce che in Arena si possano tenere spettacoli con 6.000 spettatori. Una cifra più che prudente e rispettosa di tutte le regole.
L’Adige, già in un articolo del 7 luglio scorso aveva fatto due conti che coincidono con quanto ora richiesto dal sindaco. Eccoli:
“L’Arena nell’assetto tradizionale aveva 2.500 posti in platea e 11.000 sulle gradinate e tribune per un totale di 13.500. Togliendo la platea i posti calano a circa 11.000, ma aggiungendo gli 8/9.000 posti guadagnati togliendo gli scenari gli spettatori in tempi normali salirebbero a 19/20.000. Ipotizzando il taglio di tre posti per ogni posto essi avrebbero potuto diventare sei o sette mila. Volendo esagerare ed eliminandone addirittura quattro ogni uno si sarebbe potuto arrivare a 5.000, con una distanza fra uno spettatore e l’altro davvero ragguardevole.”
Questo scrivevamo quasi un anno fa, affidandoci alla matematica e al buonsenso.
Parlavamo di 5.000 posti, volendo esagerare nel distanziamento. Ora il comune, considerata anche la mutata situazione, ne propone 6.000. Siamo lì, come dicevamo. Ma 1.000 proprio no. I parlamentari veronesi devono attivarsi subito per modificare la norma. Sempre tenendo presente il fatto che se alle 22 rimane il coprifuoco il problema non si pone: ve lo immaginate un concerto in Arena alle sei di sera sotto il sole di giugno?