Il Chievo pareggia a Empoli. Avrebbe dovuto essere un 3-0 a tavolino. Questo il regolamento per le squadre che non si presentano in campo dopo aver consumato il bonus-covid. Ma la Lega ha deciso che la partita si doveva giocare. E il Chievo ha giocato anche se ha presentato ricorso. “Ma questo– ha detto Aglietti- non è affar mio. Io devo solo pensare a far punti per raggiungere i play-off: per due posti ci sono cinque squadre. E noi dobbiamo fare punti.

E’ subito pericoloso l’Empoli, anche se il Chievo risponde con qualche attacco. De Luca avrebbe anche segnato, ma secondo l’arbitro era in fuorigioco. Al 13’ i padroni di casa, che ogni volta che arrivano in area tirano in porta da tutte le posizioni, passano in vantaggio. Mancuso riprende una palla finita sul palo e segna. I ragazzi di Aglietti attaccano, ma sono lenti e imprecisi nei passaggi decisivi. L’Empoli non sembra una imbattibile, non ha particolari campioni, ma gioca con ordine e sbaglia poco.

Nel secondo tempo la musica cambia. Al 7’ De Luca con una zampata pareggia su passaggio di Canotto dopo che questi era stato fermato due volte per fuorigioco mentre stava andando in porta. Poco dopo Ciciretti non riesce a mettere la palla in gol a portiere battuto. Subito dopo però Mancuso riporta in vantaggio l’Empoli. All’82’ il Chievo pareggia: Margiotta, appena entrato per sostituire l’infortunato Ciciretti, raccoglie un passaggio di Mogos, migliore in campo, e segna il 2-2. Subito dopo l’Empoli rimane in 10 per l’espulsione del suo capitano per un fallaccio su Djordjevic. I gialloblù si buttano all’attacco.  A un minuto dalla fine Fabbro viene atterrato in area, ma l’arbitro non concede il rigore. Alla fine è 2-2. Buona la prestazione del Chievo, ma solo nel secondo tempo. Se avesse giocato con la stessa determinazione anche nel primo i punti che portava a Verona sarebbero stati 3. Invece è uno solo. E adesso ci sono quattro partite che sono altrettante finali. Tradotto: non può più sbagliare.