“L’ennesima giravolta politica dell’ex sindaco che, grazie ai 2 voti determinanti dei suoi consiglieri, consegna la presidenza della Settima Circoscrizione al PD. Non ci meravigliamo, del resto nel corso degli ultimi anni Tosi è passato dalla Lega, a Renzi e Boschi, ad Alfano, a Verdini, passando dall’estrema destra (è di questi giorni il patto per le prossime elezioni con un micromovimento neofascista), fino a dichiararsi molto vicino a Forza Italia. Addirittura l’ex sindaco si è appellato in una recente intervista ad un noto quotidiano nazionale, all’intera area di centrodestra locale e nazionale chiedendo al leader della Lega Salvini di sostenere una sua candidatura a futuro sindaco di Verona. Una barzelletta, che dimostra come Tosi, per fare dispetti all’attuale maggioranza che lo aveva sconfitto 4 anni fa, abbia per l’ennesima volta tradito i suoi elettori e quel poco che rimane delle sue truppe di pseudo-colonnelli e fedelissimi”. Il movimento politico Verona Domani – guidato da Matteo Gasparato (nella foto) – commenta polemicamente la nomina del neo presidente del settimo parlamentino, l’esponente del PD Carlo Pozzerle, avvenuta ieri grazie ai voti di 2 consiglieri di circoscrizione della lista Fare dell’ex sindaco.
“Per fortuna – continuano gli esponenti della lista civica – in questi anni e negli ultimi mesi decine di amministratori della nostra città, un tempo a lui vicini, hanno abbandonato il progetto politico di Tosi, probabilmente e giustamente confusi e disorientati dai continui ammiccamenti ed alleanze, più o meno alla luce del sole, con il Partito Democratico, come avvenuto proprio in settima circoscrizione. Del resto, già da tempo rumors politici e giornali parlano di un probabile patto tra Tosi e i Dem in vista delle prossime amministrative. Sarebbe il giusto proseguo del percorso intrapreso negli ultimi anni dall’ex sindaco, che lo ha visto flirtare con i vari Renzi, Boschi, Pisapia ed Alfano. Quella di ieri – concludono i responsabili di Verona Domani – è l’ennesima dimostrazione di come Tosi ed il suo progetto politico siano assolutamente incompatibili con l’area di centrodestra che sta amministrando la città di Verona. Invece di lanciare appelli ai leader Berlusconi, Meloni e Salvini, si rivolga a Letta e sia coerente. Si candidi tra le fila del PD, ammesso che almeno lì sia gradito”