Il derby veneto col Venezia è finito male per il Chievo. Sempre più difficile l’accesso ai play-off per la squadra di Campedelli. Dopo un primo tempo equilibrato e con occasioni da gol da entrambe le parti, al 40’ il Venezia passa in vantaggio. In un’azione d’attacco dei padroni di casa Semper esce a vuoto sulla destra lasciando la porta sguarnita. Impossibile per difensori veronesi andati sulla linea di porta intercettare una bordata dal bordo dell’area piccola che finisce in retel: è 1-0. Per un pelo il Venezia non raddoppia dopo due minuti.
L’impostazione alla squadra di Aglietti è la stessa di Empoli, con Mogos che sulla destra avvia tutte le azioni offensive e Canotto che sfruttando la velocità fa delle incursioni senza dare punti di riferimento ai difensori. Cambia solo la presenza di Di Gaudio fin dall’inizio, Viviani al posto di Obj e Djordjevic tornato al centro dell’attacco.
Nel secondo tempo Fabbro e Margiotta sostituiscono Djordjevic e Di Gaudio. Al 66’ rigore per il Venzia. Leverbe fa cadere ingenuamente in area un attaccante veneziano: è penalty. Forte trasforma e segna il 2-0. Subito dopo pochi secondi Canotto con una galoppata accorcia le distanze e riapre la partita: 2-1. Ma inutilmente. A un quarto d’ora dalla fine arriva il 3-1 per il Venezia in un’azione di contropiede. Aglietti cambia tutto: dentro Obj, Giaccherini e Bertagnoli al posto di Garritano, Mogos e Viviani. Troppo tardi. Recuperare due gol in un quarto 15 minuti è impossibile.Il derby è perso. E non solo. Canotto migliore in campo.
Questa sconfitta con una concorrente diretta a quattro giornate dalla fine del campionato è una brutta botta per le aspirazioni del Chievo.