(di Rocco Fattori Giuliano) Ventun punti all’andata; 21 al ritorno: Phil Greene si conferma la “bestia nera” di Ferrara e garantisce a Verona la dodicesima vittoria consecutiva. In casa della Kleb, la Scaligera Basket di Alessandro Ramagli trova una delle sue vittorie più sofferte, ma – in fondo – più solide: 85-81 alla fine il risultato. Una vittoria maturata tutta nell’ultima frazione di gioco: 22-14 per i padroni di casa al primo quarto; 18-17 nel secondo; 21 a 24 nel terzo col primo rientro di Verona e, infine, un pesantissimo 20-30 nell’ultimo quarto. La rimonta della Tezenis inizia dopo l’intervallo lungo: la difesa ritorna rocciosa, l’attacco più attento e prolifico ma Ferrara è sempre avanti, rintuzza le folate scaligere, costringe a meno sei i gialloblù che impiegheranno quasi metà dell’ultima frazione di gioco per chiudere il distacco, mettere la testa avanti per poi non perdere più l’inerzia della partita. A Ferrara è mancato il secondo statunitense Kenny Hasbouck – solo 5 punti all’attivo – mentre A.J.Pacher si è rivelato il migliore dei suoi.

Per i gialloblù con Phil Greene anche un tenace Bobby Jones (alla fine 15 punti per lui) con Severini, Caroti e Candussi a 11. In ritardo oggi Rosselli che ha chiuso con appena due punti. A Verona sono mancati specie nella prima parte del match i tiri da oltre l’arco (8 su 20 alla fine la statistica) e diversi rimbalzi in difesa sono stati lasciati colpevolmente ai padroni di casa. Ma su questo lavorerà Ramagli nei prossimi giorni; importante il rientro di Giovanni Pini che si è mosso con scioltezza dopo la lunga assenza. Verona guida meritatamente il girone giallo con 12 punti. Restano altre due partite – con Chieti e Roma – per chiudere questa fase e cercare nei playoff quel risultato che tutti ora si immaginano dopo dodici vittorie consecutive, la striscia record di Verona. Si torna in campo mercoledì, all’AGSM Forum, contro Chieti.