E alla fine l’Arena potrà fare i suoi spettacoli con un pubblico di 6 mila spettatori in deroga a quanto previsto dal decreto Draghi per le riaperture. L’hanno avuta vinta il sindaco Federico Sboarina e Gianmarco Mazzi, top-manager dello spettacolo impegnato nella nostra città nella Fondazione Arena. C’avevano lavorato da tempo, in previsione della riapertura della stagione, prima ancora che uscisse il decreto che fissava il tetto di mille posti per i teatri. Un limite assurdo per il teatro più grande del mondo! E per tempo avevano ottenuto un protocollo d’intesa con il Ministero della Cultura, firmato dal sottosegretario Bergonzoni, che stabiliva che in Arena si possono tenere spettacoli con 6.000 spettatori. Una cifra più che prudente e rispettosa di tutte le regole di distanziamento. Poi la doccia fredda. La legge è uguale per tutti. Anche per l’Arena. Mille e non più mille! Questa la riposta di Roma.
Ma pensare all’Arena con 1.000 spettatori è una tale assurdità da non poter nemmeno essere presa in considerazione. Per questo Mazzi e Sboarina avevano minacciato di incatenarsi ai cancelli dell’anfiteatro se il Ministero non li avesse ascoltati.
E l’hanno avuta vinta. E’ arrivata oggi la notizia che la Regione ha accolto la richiesta veronese ed ha concesso la deroga per consentire la presenza di 6 mila spettatori. Esattamente come Verona aveva proposto e richiesto. Una vittoria del buonsenso. Ma anche della determinazione del Sindaco a tutelare l’attività dell’Arena e di tutto quel che ne consegue in termini di immagine, di posti di lavoro e di indotto.
Così oggi Sboarina e Mazzi hanno potuto annunciare che il 5 giugno la stagione musicale areniana sarà inaugurata da un concerto de “Il Volo” che canterà l’inno nazionale in diretta televisiva Rai.