L’Hellas perde 2-1 a Crotone. Non si può certo dire che in campo sia sceso un Verona sereno. Le frizioni fra Juric e la società, anche se chiarite, e la vicenda giudiziaria che vede indagato il presidente Maurizio Setti per auto-riciclaggio di 6 milioni e passa di euro non possono non avere sulla squadra una ricaduta negativa. Il calcio, come si sa, non è solo sport, ma una complesso di elementi fisici, tecnici, psicologici, economici, organizzativi. E quando nel delicato meccanismo della squadra s’infilano negli ingranaggi dei granelli di sabbia, il buon andamento di un’ottima squadra può essere compromesso. In più, per entrambe le squadre il campionato è finito.
Il gol del Crotone che arriva dopo un minuto, al primo attacco, sembra confermare questo timore. Il Verona cerca il pareggio, ma inutilmente. Solo con un colpo di testa di Dawidowicz arriva a mettere in pericolo la rete calabrese.
Il secondo tempo inizia con i gialloblù che partono all’attacco dopo che Juric ha sostituito Dawidowicz e Tameze con Faraoni e Salcedo. Il Crotone si difende con ordine e contrattacca con azioni pericolose. Al 76’ arriva il 2-0. Juric è espulso. La gara sembra non dire più nulla. Dopo alcuni minuti il Verona accorcia le distanze su un autogol. Finisce 2-1. D’altra parte non c’erano le condizioni per l’impresa.