E’ svanita a Venezia la speranza del Chievo di andare in A. Al Venezia bastava un pareggio. Il Chievo era costretto a vincere nel primo incontro dei play-off. Ha giocato bene, ce l’ha messa tutta, ma ha perso 3-2. Dopo pochi minuti arriva il gol del Venezia. Ma si tratta solo di un grande spavento. Il VAR, che ai play-off funziona come per la serie A, stabilisce che era fuori gioco: annullato. Sospiro di sollievo. Che si tramuta solo dopo pochi minuti in speranza quando l’arbitro fischia un rigore per un fallo di mano in pena area su un’incursione di Canotto. Garritano realizza. Il Chievo è in vantaggio. Tutto il primo tempo scorre con il Venezia che cerca il pari e il Chievo che si difende e risponde con delle pericolose azioni di contropiede. Come quella di Canotto che velocissimo stacca due difensori che lo inseguono lungo 60 metri e infine, solo davanti al portiere, sbaglia di poco il secondo gol che avrebbe potuto chiudere la partita. Il bravissimo attaccante clivense non se la perdona e per un po’ resta rintronato a causa dello sbaglio.
Al 2’ del secondo tempo Canotto fa un’altra delle sue incursioni in area avversaria, dalla linea del fondo col tacco passa a Bertagnoli che tira e prende il palo.
Al 60’ avviene quello che non ci voleva. Su un attacco del Venezia arriva un autogol di Bertagnoli, che comunque ha fatto un’ottima partita. Fuori Fabbro dentro Di Gaudio. Il Chievo attacca e crea diverse occasioni. Esce Garritano ed entra Margiotta che poco dopo prende un altro palo su punizione.
Si arriva ai tempi supplementari. Al 102’ Di Gaudio viene atterrato in area. E’ rigore. Il secondo della serata. Ed è anche il secondo gol, realizzato da Mogos. Va vicino al terzo gol il Chievo al 105’, ma dopo un minuto il Venezia pareggia e a 5 minuti dalla fine segna il gol della vittoria. Fine della partita. Fine dei play-off. Addio alla promozione anche in questo secondo campionato di serie B.