Partenza al mattino da Ravenna e arrivo intorno alle 18 a Verona dalla statale 12 con traguardo in corso Porta Nuova all’altezza di Pradaval. Attenzione quindi alle limitazioni di traffico che interesseranno la zona sud della città. Già dalle 16 di giovedì sarà vietata la sosta lungo il percorso che interessa via Viaggio, via dell’Esperanto, via Copernico, viale del Lavoro, corso Porta Nuova e piazza Brà, dove sarà allestito l’”Open Village” del Giro.
“Sarà vietata la sosta – informa il comandante della Polizia Locale Luigi Altamura- in Pradaval, dove ci saranno le postazioni delle televisioni per le riprese. Il transito sarà vietato lungo il percorso dalle 14 alle 18,30 di venerdì. In Fiera sarà posizionato il quartier generale del Giro. In seguito alle disposizioni anti-Covid l’arrivo della tappa sarà senza pubblico. “Ma – come ha ricordato il sindaco- essendo una gara che non si svolge in uno stadio, ma per la strada, sarà necessario trovare un equilibrio fra le disposizioni e l’interesse della gente”.
E’ una tappa tutta “dantesca”, ideata apposta per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri che, seppur fiorentino, passò a Verona, ospite di Cangrande della Scala, gli anni più importanti della sua vita, quelli in cui scrisse la Divina Commedia. Poi andò a morire a Ravenna. Ecco quindi il senso della tappa dedicata al Sommo Poeta. L’idea è venuta a Sboarina in occasione della tappa a cronometro di due anni fa ed è piaciuta al patron del Giro che l’ha messa in pratica.
Il Giro d’Italia, anche se non è più popolare e partecipato come ai tempi di Coppi e Bratali, rimane sempre uno degli eventi sportivi più rilevanti, ed è importante che anche quest’anno, come in tante altre occasioni del passato, il Giro d’Italia si fermi a Verona.