Partita di fine campionato Verona-Bologna. Due squadre tranquille. Nel senso della classifica. Per il resto non proprio così, almeno per l’Hellas, turbato da frizioni fra l’allenatore ( Juric non è in panchina perché squalificato) e la società circa il futuro. Ma soprattutto investito da un problema giudiziario che Setti assicura inconsistente, ma che ha portato il magistrato a sequestrargli 6 milioni di euro con accusa di “auto-riciclaggio”. Partita senza niente in palio, se non il prestigio, la serietà. E poi Juric, che è Juric, vuole vincerla per una questione di principio. L’Hellas schiera dall’inizio il giovane portiere Pandur, che durante il campionato è sempre stato in panchina. Gli altri come al solito.Passa subito il Verona su corner con un gol di Faraoni. Alla mezz’ora il Bologna pareggia. I padroni di casa sviluppano maggior possesso palla.
Dopo 5 minuti dalla ripresa il Verona ritorna in vantaggio. Discesa di Lazovic sulla sinistra, cross e Kalinic segna il 2-1 ed anche il suo primo gol in serie A. Diverse le sostituzioni, fra le quali l’inserimento di Lasagna.
All’81’, dopo un dominio continuo gialloblù Palacjo, 39 anni, reduce da una tripletta, pareggia. Negli ultimi 10 minuti di gara il Verona ha perso ben 11 punti. Un punto debole su cui lavorare e che Juric ha ben presente. Alla fine è pareggio. La prossima, l’ultima di questo campionato a due facce, una bella ed una meno, a Napoli. Ma è come non ci fosse nessuna partita.