Il consiglio comunale ha approvato con i voti della maggioranza di Centrodestra il rendiconto dell’esercizio 2020.
Il Conto Economico 2020 dell’ente ha chiuso con un Utile d’esercizio di € 1.948.290,93. «Si è trattato di un esercizio a dir poco difficile nel quale l’evento pandemico ha reso complicata qualsiasi previsione anche la più semplice -afferma l’assessore al bilancio Riccardo Maraia (Fratelli d’Italia) -. Gli effetti della crisi emergenziale da Covid-19 si sono abbattutti pesantemente sulle poste di entrata del bilancio comunale, accusando decrementi a doppia cifra. Il principio della prudenza, previsto dai principi contabili, ha costituito il criterio guida che ha consentito di governare la complessa gestione finanziaria 2020. La linea seguita, pur contestualizzata nella contingenza pandemica, ha comunque prodotto dei risultati positivi. E’ in funzione di tali risultati che la stessa condotta viene adottata anche nell’esercizio 2021, anno nel quale si riversano gli effetti negativi del 2020».
L’esercizio 2020 si è chiuso con:
– un avanzo disponibile di €. 4,5 mln
– un avanzo destinato a investimenti per € 279 mila
– un avanzo vincolato di € 2 mln
– un avanzo accantonato di € 3,1 mln
La parte accantonata per €. 3,1 mln è distinta tra:
– fondo crediti di dubbia esigibilità per €. 1.848.000
– fondo per contenziosi per €. 117.500
– fondo perdite società partecipate € 34.165,73
– rimborso di oneri di urbanizzazione per €. 597.500,17
(per quella ormai nota questione aperta con una ditta che ha versato gli oneri, non realizzato l’opera e che attualmente è soggetta a concordato fallimentare. Somma che verrà finalmente svincolata con la variazione di bilancio)
– rimborso imposta di pubblicità per €. 90.000
– conguaglio utenze per €. 10.000
– rimborsi al concessionario per la riscossione coattiva per €. 136.676,10
– regolarizzazione posizioni contributive di personale relative ad anni arretrati per €. 71.721,53
– altre somme accantonate per legge (lavoro straordinario, rinnovi contrattuali, indennità fine mandato Sindaco, ecc…) circa € 200 mila.
Attualmente l’ente ha un debito residuo legato a vecchi mutui e finanziamenti che ammonta ad € 14.005.152,59,
con una quota di restituzione interesse annua di € 468.309,32 ed una quota di restituzione capitale annua di € 838.426,83. «Sono tutti finanziamenti accesi prima del 2008 – spiega Maraia – e al momento del nostro insediamento il debito complessivo ammontava a 39 milioni».
Dall’opposizione Paolo Martari del Centrosinistra (che ha votato contro) sottolinea il grande avanzo: «E’ di 4 milioni e mezzo. So che non è semplice amministrare con normative che si susseguono ma la disponibilità è sostanziosa. Forse c’è stato anche un eccesso di prudenza. Potevate fare interventi di sostegno più sostanziosi. Ristori per chi ha avuto danni dalla pandemia. C’è il problema casa su cui si poteva intervenire».
La risposta del sindaco Roberto Dall’Oca (insieme si può): «Il problema della casa è sul tavolo e sicuramente lo analizzeremo insieme. Come Comune abbiamo circa 35 appartamenti che diamo calmierati e già ci facciamo carico delle manutenzioni».
Riccardo Maraia rivendica l’eccesso di prudenza: «Ma non ne siamo pentiti. Dovevamo affrontare emergenze imprevedibili. In situazioni di entrate aleatorie dovevamo essere sicuri dell’equilibrio di bilancio. E sarà così anche quest’anno. Siamo preoccupati da quello che potrà succedere da giugno in poi. Siamo pronti a caricare di più sul sociale le risorse aggiuntive».
Il capogruppo di Insieme si può Adriano Cordioli applaude all’operato: «Siamo convinti che tenere i conti in ordine non sia stato facile e si è ben operato. Avanzo vero è di 1 milione e 300 mila euro. Non capisco perché a Roma serva la massima prudenza e invece a Villafranca si deve correre».
Franco Pennacchia di Fratelli d’Italia sottolinea: «Ogni settimana i bilanci dovevano essere visti e corretti rispetto alle norme statali. Pensate quanto ha investito il Comune in opere pubbliche»

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