“Il Brennero deve tornare ad essere libero. Bene che il caso delle restrizioni imposte dal Tirolo stia diventando di carattere nazionale: in gioco non c’è solo il comparto del trasporto ma l’economia del Paese”. Così Paolo Borchia, europarlamentare della Lega, da quasi due anni in prima linea sul caso e oggi tra i relatori del seminario “Il Brennero e la politica dei trasporti attraverso le Alpi” organizzato da Unioncamere. Evento a cui hanno preso parte, tra gli altri, il Ministro delle infrastrutture Giovannini, il presidente di Unioncamere Sangalli, il presidente della Conferenza Stato Regioni Fedriga, la presidente della Commissione Trasporti Paita e i vertici delle associazioni legate al settore trasporti.

“Come ho detto più volte servono segnali concreti, non promesse” continua Borchia, tra i primi ad ascoltare il grido d’allarme arrivato in particolare dal settore dell’autotrasporto. “Attraverso interrogazioni e incontri con i vertici della diplomazia austriaca, ho sollecitato più volte la Commissione europea a favorire il ripristino della libera circolazione, togliendo le restrizioni. Ma sinora le aperture si sono limitate alle parole”.

“Per questo, con i colleghi Campomenosi, Casanova e Vuolo ho presentato una proposta di risoluzione che sarà discussa la prossima settimana dai coordinatori della commissione mercato interno per sbloccare l’immobilismo finora mostrato dall’Europa. Auspico un sostegno unanime, sarebbe un segnale concreto di seguito all’azione politica sinora messa in atto. Documento che sottoporrò anche all’attenzione della Presidente della commissione trasporti della Camera Paita, tra i relatori dell’incontro. In questo senso, attenderemo anche i risultati del tavolo di lavoro permanente annunciato dal Ministro Giovannini”.