A due mesi dall’avvio, – qui il nostro video – la raccolta porta a porta di rifiuti ha dato inaspettati risultati positivi nei comuni di Cerro, Velo, Roverè, San Mauro di Saline e a Bosco Chiesanuova è pronto a partire con il servizio lunedì 24 maggio, contribuendo all’obiettivo di mantenere e migliorare il valore di raccolta differenziata d’ambito del consiglio di bacino Verona Nord che per le normative europee deve attestarsi minimo al 75%. Con il metodo porta a porta, ora è possibile avere il dato di raccolta di ogni comune suddiviso per tipologia di rifiuto e ciò permette di ottimizzare il servizio in base alle effettive esigenze, nonché di avviare al trattamento e al recupero i materiali riciclabili che prima finivano nei cassonetti.
Nello specifico, con l’avvio del servizio di raccolta porta a porta il Comune di Cerro Veronese è passato dal 44,76% di raccolta differenziata di gennaio all’82,76% di aprile, Rovere Veronese dai 42,48% al 75,66%, San Mauro di Saline dal 41,46% al 76,96% e Velo Veronese dal 44,68% all’89,43%.
Il presidente del Serit Massimo Mariotti ha dichiarato “Se guardiamo i dati complessivi relativi al mese di aprile nei quattro comuni non possiamo che essere estremamente soddisfatti del risposta della cittadinanza. Basti pensare che con l’introduzione del porta a porta sono stati raccolti 283 q di carta, 228 q di plastica, 440 q di umido e 200 q di secco per il quale abbiamo avuto una riduzione del 60% rispetto alla raccolta tradizionale con il cassonetto. Gli operatori del Serit nei mesi scorsi hanno effettuato diversi sopralluoghi nelle frazioni e contrade della Lessinia proprio per poter ottimizzare il servizio e dare così la possibilità a tutti di poter usufruire di questo nuovo sistema di raccolta differenziata“.
Il presidente del consiglio di bacino Verona Nord Gianluigi Mazzi – qui l’intervista in video – ha commentato: “Il risultato è positivo, lavoriamo tutti insieme per confermarlo nei prossimi mesi dopodiché, la volontà politica dei sindaci e quella di avviare quanto prima ad un’organizzazione complessiva di bacino che consente economie migliori, per i comuni e quindi per i cittadini”.