Crescita economica sostenibile – qui il video integrale dell’evento – , tutela dell’ambiente come vettore di sviluppo, un nuovo patto fra generazioni, miglioramento della qualità della vita in città e nei quartieri e valorizzazione delle risorse culturali. Sono i cinque temi attorno ai quali si articola il progetto del movimento civico Traguardi, nonché il terreno – anzi, i terreni – su cui Verona giocherà il proprio futuro.
Se n’è parlato questa mattina durante la tavola rotonda a cui hanno partecipato dieci ospiti esperti nei settori cruciali della ripartenza: l’imprenditore Giordano Riello, Erica Dal Degan di Confcoperative Verona, il presidente di Enea Federico Testa, l’economista e docente universitario Giorgio Mion, Italo Sandrini di Acli, il direttore della UOC Nefrologia e dialisi dell’ospedale di Legnago Carlo Rugiu, Elena Caricasole di Mezzopieno Studio, Luisa Ceni di ACISJF – Protezione della giovane, Paola Marini, già direttrice delle Gallerie dell’Accademia di Venezia e ora presidente dei Comitati internazionali per la difesa di Venezia, e Damiano Tommasi, già Presidente AIC – Associazione italiana calciatori, che ha messo a disposizione il parco di Villa Mirandola – Don Milani Middle School, a Settimo di Pescantina, dove si è svolto l’evento a cui hanno partecipato 200 persone.
Solleticati dalle domande di Mario Puliero, direttore di TeleArena, i professionisti hanno dialogato con alcuni rappresentanti di Traguardi: il presidente Pietro Trincanato, la vicepresidente Beatrice Verzè, il segretario Giacomo Cona, Catherine Dezio, esponente del movimento civico, e Alberto Butturini, componente del consiglio direttivo.
Ha concluso la mattinata l’intervento del consigliere comunale Tommaso Ferrari, leader di Traguardi: «Il nostro obiettivo è dialogare con tutte le forze civiche e politiche che non si riconoscono nel governo della città degli ultimi 15 anni o sono deluse da questo modo di amministrare. Abbiamo la possibilità di costruire una casa comune, abbastanza grande per tutti e dove ognuno contribuisce con il proprio mattoncino. E con “abbiamo”, mi riferisco alle tante amiche e ai tanti amici appartenenti a partiti politici, movimenti civici e associazioni, e anche ai tanti cittadini che condividono l’idea di dare un’alternativa a questa città bellissima ma addormentata. Mi fa piacere sapere che tante persone della società civile ci possono dare una mano in questo percorso, perché senza partiti non si entra in campo, ma senza un vero coinvolgimento della città non si vincono le partite. Manca un anno alle elezioni, c’è tempo, ma non troppo, per far emergere i valori comuni e le idee distintive per un cambiamento sulle quali tutti concordiamo. Discutiamo non su chi, ma su cosa vogliamo fare. Si vince o si perde tutti assieme».