“Vita difficile, futuro incerto” diceva la canzone. Ed è questo è il panorama che si vede nella Verona del calcio. Le due squadre maggiori, Hellas e Chievo, dopo la partenza dei rispettivi allenatori, Juric dal Verona e Aglietti dal “Ceo”, navigano a vista. Il futuro di entrambe è tutto da scrivere. Molto dipende dalle finanze di Setti e di Campedelli. Il resto dalle capacità professionali dei direttori sportivi, quelli che devono conoscere il mercato, valutare le potenzialità dei singoli giocatori e adattarli ai progetti delle società. Progetti che anche senza aspettare le dichiarazioni ufficiali non potranno che limitarsi alla salvezza. 

Sul fronte di via Olanda la partenza di Juric divide la tifoseria gialloblù fra coloro che sono rimasti delusi dall’atteggiamento dell’allenatore croato e quelli che invece criticano Setti per non averlo voluto trattenere. La società deve scegliere al più presto chi lo sostituirà. Dopo le voci su Vincenzo Italiano, che pare allontanarsi definitivamente, ora il più accreditato secondo i rumors è Eusebio di Francesco, che dopo i risultati deludenti di Cagliari potrebbe cercare il riscatto sulla panchina del Bengodi. Ma si parla anche di un altro allenatore, croato come Juric, Igor Tudor, vice di Pirlo nella Juve. 

Più complicata la situazione in via Galvani, dove pure si pone il problema del mister. Aglietti se n’è andato a Reggio Calabria (alla Reggina). Per ora voci sull’allenatore non ce ne sono. Si parla piuttosto di un ruolo dirigenziale importante per Dario Dainelli, super-visore tecnico della Fiorentina, ex colonna del Chievo, che ha chiuso il contratto con “la viola” e parrebbe intenzionato a ritornare a Verona con un “ruolo operativo”. Dietro questa definizione ci potrebbe essere di tutto. Per ora di nomi per il ruolo di allenatore non se ne fanno. Ne stanno parlando Campedelli e De Giorgis.