E’ bastato tornare in “zona gialla” che è tornato a galla il solito problema alla Casa di Giulietta. Come L’Adige ha evidenziato più volte il problema dell’accesso ad uno dei siti di Verona più frequentati dai turisti non è stato risolto. Conseguenza: l’intasamento del traffico pedonale in via Cappello, che comporta disagi ai veronesi, e non, che devono passarci e ai commercianti che subiscono inevitabilmente dei danni dalle difficoltà d’accesso ai loro negozi.
Il Comune ha cercato di metterci una pezza creando una corsia dove far formare la coda al centro della via che parte dall’incrocio di vicolo Crocioni e termina davanti al cancello di Casa Capuleti, ma il problema rimane. Se si considera che l’estate non è ancora cominciata e che col primo timido afflusso di turisti il problema è già ben visibile, si può solo prevedere che di qui in avanti potrà solo peggiorare. Il ricordo dello scorso anno con la via Cappello bloccata dagli assembramenti è ancora vivo.
Nel cercare di tamponare il problema l’Amministrazione Comunale ha addirittura dovuto mettere due agenti della Polizia Locale a controllare il traffico. Il che significa, oltre che una spesa che si sarebbe potuto evitare risolvendo la questione, anche sottrarre i due agenti ad altre e più importanti funzioni.
Se in quest’ultimo anno l’amministrazione Sboarina riuscisse a sbloccare questa incresciosa situazione e liberare via Cappello dall’intasamento potrebbe presentare ai veronesi una realizzazione che verrebbe sicuramente apprezzata. Ma, come è facilmente intuibile, ciò potrà avvenire solo organizzando l’entrata alla Casa di Giulietta da piazzetta Navona, lato Teatro Nuovo.